Rotazione degli incarichi e non rendite di posizione

 Da sempre  il sindacato di base Cub chiede la valutazione delle professionalità e la rotazione degli incarichi anche in relazione alle specifiche responsabilità e oggi numerosi articoli su siti specializzati nel trattare argomenti della Pa ribadiscono il medesimo concetto.


Per le amministrazioni pubbliche  c'è sempre  l'obbligo della rotazione non solo per assegnare gli  incarichi ma anche stabilendo un termine massimo di durata degli stessi. Cio' dovrebbe valere anche per le specifiche responsabilità che nel nostro Ente vengono, in tanti casi, corrisposte per lustri allo stesso personale rinunciando ad una trasmissione delle competenze che dovrebbe scaturire dalla formazione e da adeguamenti annuali delle microstrutture.

Ogni Ente è tenuto a programmare adeguate e tempestive attività di affiancamento, propedeutiche alla rotazione, nel nostro Comune è capitato invece che personale in pensione, su base volontaria, abbia continuato a collaborare per trasmettere competenze. Un autentico paradosso che dimostra come la programmazione sia sovente dimenticata favorendo cosi' , «rendite di posizione» che trasformano un Ente pubblico in una sorta di Gilda medievale, 

A tal riguardo, vista la attenzione del nostro Segretario Generale, alle sentenze della Corte dei Conti, non ultima quella Toscana sul tetto delle Peo, rinviamo alla  Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione Valle d'Aosta,  deliberazione n. 1 del 2022 .

Vogliate cogliere questo sollecito non come mera polemica ma per ribadire la necessità di percorsi diversi dal passato escludendo ovviamente le funzioni specifiche per le quali sono richiesti requisiti tali da non prevedere rotazione degli incarichi

Nella speranza di trarre insegnamento per la prossima contrattazione aziendale

cordialità
sindacato di base cub Pisa




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