Rapporto Svimez: cresce il ritardo delle aree Meriodionali

E' uscito il rapporto SVIMEZ ( https://www.lentepubblica.it/wp-content/uploads/2022/01/Rapporto-SVIMEZ-Economia-illegale-cap-10-completo.pdf) che ci permette di analizzare la dinamica salariale nella Pa. Il rapporto parte dalla previsione di aumento del Pil pari al +4,2% al Centro-Nord e del +4% nel Mezzogiorno. Una crescita, pur piccola , diseguale che acuirà i problemi del Mezzogiorno dove già sappiamo che il salario accessorio è più basso di quello del centro Nord. Le disuguaglianze saranno acuite anche dal PNRR nonostante si dica che l'impatto per il Sud sia decisamente maggiore di quello di altre aree geografiche. Il rapporto evidenzia come siano proprio i consumi, in diminuzione , a determinare scenari preoccupanti per l'economia, gli investimenti pubblici dovrebbero guardare alla ripresa della domanda e a garantire misure di welfare adeguate alle necessità mentre invece le manovre in corso e all'orizzonte sembrano piu' funzionali ai desiderata delle imprese. Da considerare poi il basso tasso di occupazione nel Sud e alle innumerevoli forme di precariato che con il tempo garantiscono pochi contributi previdenziali rappresentando un problema rilevante per le pensioni dei prossimi anni. Nel Sud il contratto dominante, in misura maggiore rispetto al Nord dove il precariato e il tempo determinato sono già da tempo dominanti, è quello a tempo determinato dove si presenta una forza lavoro precaria in percentuali assai piu' elevate . E sempre al Sud il part time involontario, a fronte di servizi pubblici assai carenti se non assenti, è una realtà che colpisce soprattutto la popolazione femminile in età lavorativa. La SVIMEZ poi quantifica i licenziamenti collettivi a partire dalla fine giugno, sono oltre 10.000 gli espulsi dal mercato del lavoro, il 46% del totale concentrato nelle regioni meridionali.

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