L'Italia è un paese fondato sul precariato

 Sono stati pubblicati i dati Inps dell'Osservatorio sul precariato INPS - Report cartaceo relativi ai primi 9 mesi del 2023



Se guardiamo al numero dei cessati rapportandoli con i nuovi contratti ci rendiamo conto di come il tanto decantato boom dei nuovi posti di lavoro non esista mentre invece la stragrande maggioranza dei contratti risultano invece a tempo determinato o con le innumerevoli tipologie precarie. L'invecchiamento della forza lavoro in rapporto alla popolazione è evidente, di conseguenza le uscite dal mondo del lavoro risultano in aumento.
Questi dati dimostrano che le offerte lavorative per gli occupabili sono quelle note ossia contratti a tempo determinato molti dei quali mai tramutati in contratti a tempo indeterminato per non parlare poi di tutte le altre forme contrattuali che escludono in partenza la stabilità occupazionale.
Anche i contratti di apprendistato risultano in aumento di circa l'8%, se abbiamo recuperato i livelli antecedenti alla pandemia allo stesso tempo il ricorso a contratti precari rappresenta ormai la maggioranza assoluta dei posti disponibili.
E l'occupazione riguarda soprattutto le aziende con più di 15 dipendenti a conferma che il famoso nanismo produttivo italiano resta incapace di offrire occupazione.




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