MILIARDI DI EURO PAGATI DA NOI ALIMENTANO GUERRA E CORRUZIONE IN UCRAINA

 MILIARDI DI EURO PAGATI DA NOI ALIMENTANO GUERRA E CORRUZIONE IN UCRAINA

di Manlio Dinucci

Un fiume di denaro, sottratto alle nostre esigenze vitali, viene riversato dall’Unione Europea in Ucraina, dove alimenta guerra e corruzione.

I ministri degli Esteri della UE hanno stanziato altri 2 miliardi di euro per il sostegno militare all'Ucraina. Il “Fondo Europeo per la Pace”, che dal 2021 serve ad armare e addestrare l’esercito di Kiev, è destinato ad aumentare su base annua dagli iniziali 400 milioni a oltre un miliardo di euro. Si aggiungono così altri fondi ai 30 miliardi di euro che la UE ha speso da gennaio a ottobre per armare l’Ucraina. 

Oltre a questi, l’Unione Europea ha deciso di dare al governo ucraino 19 miliardi di euro sotto forma di prestito, ben sapendo che non verranno mai restituiti. In un vertice convocato a Parigi dal presidente Macron per fornire a Kiev altri aiuti finanziari, la presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen ha annunciato che “la comunità internazionale ha deciso per il prossimo anno di iniettare in Ucraina almeno 1,5 miliardi di euro di aiuti finanziari al mese”.

In un paese già caratterizzato da una corruzione diffusa a tutti i livelli, è praticamente impossibile, nell’attuale caotica situazione, controllare la destinazione effettiva di questo enorme flusso di denaro e armi. Gran parte finisce certamente nelle mani di gruppi di potere, che lo fanno sparire nei circuiti clandestini dei paradisi fiscali.  Quali garanzie possa dare l’Unione Europea sui controlli anti-corruzione, lo dimostra il Qatargate. La vicepresidente del Parlamento Europeo Eva Kaili, esponente socialista greca appartenente al Gruppo dei Socialisti e Democratici (di cui fa parte per l’Italia il Partito Democratico), è stata arrestata insieme ad altri (compresi 4 italiani) su mandato della Giustizia belga per corruzione, riciclaggio di denaro e partecipazione a una organizzazione criminale. 


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