Se 27 mila richieste di condoni vi sembran pochi.....

 All’indomani della tragedia di Casamicciola in quel di Ischia sorgono spontanee alcune riflessioni. 

La prima considerazione riguarda la cura del territorio che è ormai l'ultima delle preoccupazioni dei Governi nazionali tanto che non esiste alcun progetto credibile per  la messa in sicurezza di intere aree alle prese con un autentico dissesto idro geologico. 

Certo che davanti a 27 mila pratiche di condono edilizio presentate sull’isola di Ischia dovrebbero scaturire alcune domande ad esempio sull'operato delle Amministrazioni locali e dello Stato visto che le tante procedure di cosiddetta semplificazione si sono dimostrate fallaci e inconcludenti. 

Dal 1985 ad oggi ci sono stati tre condoni edilizi, due dei quali con il Governo Berlusconi,  sono stati condonati abusi di varia natura perfino quelli in aperta violazione delle norme urbanistiche e antisismiche. 

Crediamo insufficiente sanare gli abusi con una semplice sanzione senza intervenire direttamente e concretamente per la risoluzione dei problemi 

I condoni non sono stati tutti uguali, si è passati dal pagare una semplice sanzione alla sanabilità degli immobili  solo in base alla consistenza  dei volumi. Forse è arrivato il momento non solo di riflettere sui condoni ma sugli interventi materiali, su come mettere in sicurezza edifici e terreni perchè la strage ad Ischia era da tempo annunciata

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