La purezza sarà per un’altra volta, per l’anno nuovo? Forse.

 La purezza sarà per un’altra volta, per l’anno nuovo? Forse.

 

“La dottrina ufficiale della Nato chiamata "risposta flessibile'' prevede quindi che sia l'alleanza atlantica ad impiegare per prima armi nucleari in Europa anche se il Patto di Varsavia non le impiega. Non occorre essere esperti militari o nucleari per comprendere che un impiego di armi nucleari distrugge, non difende, l'Europa. [] I partiti che sostengono che bisogna restare nella Nato perché ci difende, come fa anche il partito comunista, avvalorano la peggiore propaganda bellicista americana imbrogliando l'opinione pubblica italiana!”


Questo è un passaggio di un discorso di Nino Pasti del 1986. Mi è parso utile per scrivere attorno alla corruzione a sinistra, ora in Europa. Il cosiddetto Qatargate.


Cosa c’entra Pasti?


L’alterità della posizione di sinistra verso il modo di vita borghese che ha avviluppato, con poche eccezioni, tutto il mondo, parte per noi, per il nostro Paese dall’abbandono della radicalità del marxismo. L’accettazione delle considerazioni che vengono dalla controparte di destra, a livello mondiale e nazionale, parte da lontano. Una lenta débâcle che ha messo assieme, passo dopo passo, il totale abbandono della critica alla società capitalistica. 


Non è bastato dimenticarsi delle critiche più scomode, e dato che si lasciava perdere sempre di più, la contrapposizione con il mondo del profitto, tanto valeva goderne, godere dei suoi frutti. Certo la questione non è stata perfezionata in pochi anni, ma è andata sempre più ingrossandosi.


Nino Pasti era stato un militare assurto a cariche di assoluto rilievo nella NATO negli USA e in Europa, che ha sviluppato opinioni di sinistra critica ed una volta scopertosi in una direzione politica inconciliabile al suo ruolo militare nella NATO, e c’è da immaginare quanti cambiamenti nei piani e nelle strutture siano stati fatti allora, ha imboccato una strada conflittuale con quel mondo. Pasti è morto nel 1992. 


Casualmente, per tutt’altro lavoro, sto leggendo Pasti nei suoi discorsi e nei suoi libri. Un articolo de la Repubblica del 23 agosto 19992, intitola “Pasti, il generale che si candidò con il PCI”. Infatti, venne eletto al Parlamento per due legislature, come Senatore della Sinistra indipendente, che era cosa seria. La sua militanza, da indipendente, ebbe problemi con la linea ufficiale del Partito. 


Pasti era un pacifista. Dirigeva una rivista “Lotta per la pace”. Curioso che si debba lottare per la pace, differentemente da altre posizioni pacifiste e non violente. In ogni modo…Pasti ci dice, allora, che l’accettazione della NATO e del suo arsenale atomico in Europa è pericoloso. Le atomiche sono armi terribili e l’uso che gli USA hanno fatto alla fine della Seconda guerra mondiale in Giappone lo dimostra. Questa guerra in Ucraina che cincischia con l’apparato nucleare è veramente pericolosa e non cercare di chiuderla presto lascia sulla scena una minaccia sempre più inquietante. 


Un rischio da idioti, a livello umano. Famoso il caustico inciso di Albert Einstein nel quale afferma che non sa con cosa si combatterà la Terza guerra mondiale, ma la quarta sicuramente con sassi e bastoni. Insomma, scenari apocalittici e su tutto questo ecco aleggiare le imbecillità della sinistra, del suo involucro perlomeno.


 Corruzione e giochi di potere. Tony Blair, che era stato accreditato come la quarta via al socialismo, o giù di lì, che raccoglie centinaia di migliaia di euro per intervenire nelle caverne dei capitalisti a dire stupidaggini e banalità fa il paio con quello che sta facendo anche Boris Johnson. Insomma, non vi è differenza. Una volta lasciate perdere le ragioni di contropotere al profitto, perdendo un pezzettino per volta di critica radicale, rimane solo il ben godi. A chi non piace mangiare bene, o stare in luoghi di villeggiatura splendidi, vestirsi con abiti belli e caldi. Il contrario di tutto questo non piace a nessuno. Ma se per averlo, io debbo sospingere in fondo altri umani che hanno nulla, dovrei astenermi da questi benefit ed esteriorità. Se devo lavorare a chi non piacerebbe organizzare piuttosto che spaccare pietre.


 Ma la sinistra deve avere a cuore chi spacca pietre, in primis. E quindi discostarsi dal gregge borghese-capitalistico. E basterebbe vedere anche i fisici degli esponenti della sinistra e l’ostentazione del lusso. Basterebbe riguardare filmati dell’immediato dopoguerra. Politici asciutti, pochi grassi e non a sinistra, vestiti stazzonati, stili di vita francescani, disinteresse ed attenzione per gli ultimi, per i lavoratori, per i proletari. Modi di vita e concezioni del mondo persi per strada.


Quindi come meravigliarsi se un politico di “sinistra”, un signore, prende soldi dal Qatar. Tutto il mondo vi ha svolto i campionati del pallone. E via: milioni di umani per le strade ad ogni vittoria ed ora a fine torneo, l’apoteosi. Sarebbe successo in qualsiasi Paese avesse vinto. Certo “quello” ha preso i soldi, ma tutti gli altri, tutti noi, che vi abbiamo in qualche modo partecipato? Stadi costruiti e smontati, morti per i lavori, certo non qatarini. Insomma, il solito abnorme giro di affari. E noi lì a guardare. 


Una sconfitta cultuale e politica assoluta subita dalle nostre speranze di nobiltà umana. Anche noi abbiamo visto le partite, tute, alcune, una sola; abbiamo goduto dello spettacolo. Abbiamo poi misurato la distanza da questa situazione, una volta finita, abbiamo forse detto qualcosa di critico al circo del pallone?!? Sarebbe stato ascoltato, certamente no! Insomma, siamo come dice Louis Althusser, in ritardo sul ritardo e siamo sconfitti, speriamo non per sempre, ma per una lunga durata di tempo certamente. 


Rialzarsi come fare e quando? Nessuno può azzardare quale scintilla brucerà la prateria. Nessuno può esser certo di nulla. Ripartiremo, ma quando?


 Per ora seguiamo queste ultime vicende di corruzione, però smettendo di stupirci. Il parlamento europeo è una istituzione che conta talmente nulla da essere un serio ostacolo sulla via della decenza e della ripresa di una libertà istituzionale nazionale. Anche questo nostro attuale governo della “fine della pacchia” lo sta dimostrando. Per rompere la gabbia dorata di questa fittizia Europa occorrerebbe avere la possibilità di governare veramente le cose politiche nazionali. Cosa per ora impensabile. 


 Buon anno nuovo.

Tiziano Tussi 

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