Cantiere San Bernardo. Iniziativa a 50 Anni dalla Morte di Zamarin



Sulla mostra per R. Zamarin

Carcere

Il carcere è solitudine nell’affollamento, tempo che non passa, aria che manca. Carcere significa anche pestaggi e torture, sfruttamento e violenza, detenzione senza fine. Fra le mura si muore dimenticati da una sanità inesistente, senza speranze si muore suicidi: nel 2022 siamo arrivati a 74!

Il 41bis è tortura legalizzata, non ammette rieducazione. Il carcere nasconde e si nasconde, toglie dalla vista poveri scomodi, del piccolo spaccio, di gang metropolitane, di schiave della prostituzione e del racket.
I carcerati oggi sono 55 mila; aumenta l'età dei detenuti, più del 30% è rappresentato da stranieri per reati di lieve entità.
Le misure alternative al carcere sono state nel tempo ridotte, con la semilibertà e le forme di inserimento lavorativo la recidiva scende al 15% dei casi. Misure ostacolate da questa società che prevede anni di detenzione per reati sociali e di poco conto.

Disoccupazione: dal proletariato al … precariato

I dati sul tasso di disoccupazione non tengono conto che per occupati si intendono anche lavoratori/trici con contratti precari e a tempo determinato. A gennaio ‘22, le assunzioni nel settore privato sono state 663.249, in crescita rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

La precarietà è ormai costante nei rapporti di lavoro, quali che siano: contratti a tempo determinato o indeterminato, part time a ore settimanali (e in prospettiva assegni previdenziali sotto la soglia di povertà), apprendistato e interinale.
Una Repubblica fondata sul lavoro o su precarietà lavorativa ed esistenziale?

Lotta di classe

La tragedia del nostro tempo è l’assenza di conflitto radicale delle classi sottomesse contro le classi dominanti. Il capitalismo ha aperto la strada alla barbarie sociale di oggi: precarizzazione di lavoro e vita, forbice sempre più larga fra ricchi e poveri, accumulazione di capitale sui beni naturali. Non esistono soluzioni individuali, lo insegna la storia secolare degli oppressi.
Il tema dell’abbattimento del potere dei dominanti deve tornare al centro dell’azione collettiva degli sfruttati e degli oppressi.

Carovita e caro bollette

Il potere d’acquisto dei salari è calato più degli altri paesi dell’Ue con la soppressione della scala mobile e il codice Ipca applicato ai rinnovi contrattuali. Sono state ridotte le aliquote fiscali e i redditi elevati oggi pagano meno tasse di 30/40 anni fa. Si è tagliato il welfare scaricato la crisi sulle classi lavoratrici. I fondi destinati per la costruzione e l’assegnazione di case popolari sono stati utilizzati per il contenimento del c.d. Debito, salvaguardando i profitti del capitale. Il Reddito di cittadinanza abolito, gettando nella povertà assoluta una massa di proletari.
La vignetta fotografa un concetto essenziale e attuale: l'operaio Gasparazzo non è disposto a pagare le crisi del capitale con il saccheggio di salari e stipendi.

Burocrazie sindacali

La spinta dal basso per imporre obiettivi di classe e per la classe. Una critica alle attuali organizzazioni e alla burocrazia sindacale che rappresentano un ostacolo al conflitto di classe in favore della nella concertazione e nel collaborazionismo.

Le stesse Rsu, Rappresentanze sindacali unitarie, sono di fatto ingabbiate in un sistema di relazioni sindacali che ha perso potere di contrattazione a vantaggio del padronato.
Se 50 anni fa erano Cgil Cisl Uil a rappresentare una deterrenza alle lotte sociali e delle classi lavoratrici, oggi vi è anche una schiera di sindacati autonomi divisi e in concorrenza tra loro, spesso autoreferenziali e burocratizzati.

Giustizia borghese

Oggi un lavoratore licenziato non ha possibilità di reintegro nel posto di lavoro anche se vince la causa. La cancellazione dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori ha consegnato ai padroni un'ulteriore strumento per espellere dal ciclo produttivo delegati\e, lavoratori\trici scomodi, combattivi e conflittuali.

Con pacchetti e decreti sicurezza, ricorrono anche a reati associativi per arrestare le lotte, come nella logistica e per il diritto alla casa; le regole imposte sono funzionali alla salvaguardia di un sistema repressivo e destinato a produrre crescenti disuguaglianze economiche e sociali. Il rifiuto della giustizia borghese è attuale, le regole sono create ad arte per tappare la bocca e isolare  ogni forma di opposizione e dissenso.

Antifascismo

La "fiamma" nel logo di FdI, oggi partito di governo, ed erede del Movimento Sociale Italiano (MSI).
I valori di allora, Dio Patria e Famiglia, sono identici a oggi. Impadronitasi della stanza dei bottoni, la destra continua con le politiche della tecnocrazia europea del centro sinistra assicurando fedeltà alla Nato, tutelando gli interessi del grande capitale, sdoganare il fascismo di ieri per riproporre teorie e pratiche in continuità con il passato. Ricostruire la memoria significa rifiutare, innanzitutto, memorie condivise che accomunino oppressori e oppressi per quella pacificazione sociale che produce la subalternità della classe lavoratrice.

Guerra imperialista

La guerra in corso è il risultato di una crisi sistemica e dell'accerchiamento nei confronti della Federazione russa da parte della Nato, della lotta tra blocchi imperialisti per accaparrarsi corridoi energetici e prepararsi alla grande transizione ecologica che non fermerà la devastazione ambientale e l'emergenza climatica.
Lo Stato e i governi di questo paese sperperano 100 milioni di € al giorno per guerre, armi e missioni imperialiste.
I proletari, ieri come oggi, hanno tutto da perdere dalle guerre, sono le vittime sacrificali dei grandi interessi in gioco. Da qui il rifiuto della guerra, delle spese militari, delle c.d. “guerre umanitarie”, della militarizzazione dei territori.


Governo Meloni

L’inflazione riduce il potere d’acquisto e aumenta i costi a carico delle famiglie meno abbienti. Con la guerra sul territorio ucraino e il sostegno di Ue e Nato, il tasso d’inflazione annuo dell’Eurozona passa dal 5% di fine ‘21, al 9,1% di agosto ‘22. A ‘22, la quota di inflazione supera il 10%.

Il governo Meloni ridurrà la spesa sanitaria per i prossimi 3 anni; concorderà sull’autonomia differenziata con il centro sinistra; in politica estera farà ciò che gli Usa pretendono; ridurrà di 1,8 miliardi la spesa per il reddito di cittadinanza limitandone durata e importi; introdurrà la flat tax alle partite iva: passa da 65 mila a 85 mila la soglia dei ricavi o dei compensi per usufruire di questo regime forfettario.



Si muore al lavoro, a scuola, nelle case


Nei primi 6 mesi del 2022 (dati Inail, quindi per difetto), gli infortuni mortali, escludendo quelli a causa del Covid-19, sono passati da 171 nel 2021 a 452 nel 2022 (+164%).
Le denunce totali di infortunio sono state 382.288 (+ 43,3% rispetto ai primi 6 mesi 2021); le patologie professionali 31.085 (+17,7%). Ogni anno sono 6.000 le morti a causa dell'amianto.

Si susseguono le stragi industriali e ambientali, l'ultima a Ischia, sabato 26 novembre 2022, dove cede un costone del monte Epomeo: al 4 dicembre, 11 morti e 1 disperso a Casamicciola, 250 sfollati iniziali, divenuti poi 1.100!

Sono 6.500 i lavoratori migranti morti in Qatar in 11 anni per la costruzione di stadi e strutture per ospitare i tifosi dei mondiali di calcio di novembre, stimati per difetto, poiché mancano, ad. es., i lavoratori provenienti da Filippine e Kenia, giunti numerosi.

In nome del profitto si muore sul lavoro, a scuola, nelle case ...

NESSUN POSTO, NESSUN LUOGO E' SICURO!




NO Assenteismo e meritocrazia

Produci, consuma, crepa” … I comportamenti sociali, collettivi o individuali che siano, non sono dettati dalla nostra volontà ma dalla mano del mercato che impone pratiche a uso e consumo del capitale.

Se negli anni ‘70 il salario era legato anche alla produttività con l’intensificazione di tempi e ritmi di lavoro, oggi la situazione non è cambiata ma con la novità dell'avvento della c.d. meritocrazia.

Il salario è legato alla performance, alle votazioni nella pubblica amministrazione decise da dirigenti senza criteri oggettivi con la discrezionalità che alla fine comprime i salari assoggettandoli a logiche e comportamenti omologati.

Codici di comportamento, codici etici e disciplinari, obbligo di fedeltà aziendale e la ideologia del merito imposta da elite che precarizzano il lavoro e la nostra esistenza.



Sul Calendario

La spesa militare è follia! È disumana, inutile e letale. Siamo ostaggi del sistema dell’industria militare, che governa il pianeta da 80 anni e sta portando l’umanità all’olocausto ambientale. Occorre contrastare la militarizzazione delle coscienze: carabinieri, polizia e forze armate fuori da scuole! Azzerare la spesa militare! Riconvertire l’industria militare! Sciogliere le forze armate! Chiudere poligoni e basi militari! Uscire dalla Nato! Sabotare la guerra, ostacolando in ogni modo l’afflusso del materiale bellico!

Precarietà

Sul calendario 2023:

La forza-lavoro non è solo “capitale variabile” secondo la definizione di Marx, con il nuovo capitalismo è diventata “flessibile”, in termini più semplici e corretti: precaria. La condizione precaria dal lavoro si è estesa a tutta la vita. Infatti, la vita precaria degli uomini e delle donne è dominata dall’impossibilità di progettare anche minimamente il proprio futuro. Una condizione che rende molto difficile organizzare il cambiamento individuale e della propria classe. In questo senso il capitalismo ha vinto, da qui la necessità di aggredirne il dominio.


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