400 davanti a camp darby:no alla militarizzazione della nostra terra

CAMPAGNA TERRITORIALE DI RESISTENZA ALLA GUERRA COMUNICATO STAMPA

Oggi a Camp Darby eravamo in 400  per dire no alla costruzione della ferrovia che collegherà la base militare direttamente a Pisa e Livorno per favorire il trasporto delle armi e della logistica militare per le aggressioni militari Usa nel mondo.

Numerosissime le associazioni presenti, realtà sociali, partiti, ambientalisti, tutti insieme accomunati da un intento comune: non far passare sotto silenzio questa grande opera di militarizzazione del territorio di Pisa e Livorno che si aggiunge all'allargamento del Fosso dei Navicelli per consentire il trasporto di armi sulle chiatte direttamente al porto di Livorno.

I comandi militari Usa ordinano e il Governo italiano esegue , seguito a ruota delle amministrazioni locali e da quella regionale del presidente Rossi che da tempo erano a conoscenza dell'opera ma non hanno mai avvertito i cittadini considerati come dei sudditi senza diritto di parola.

Nel giorno della Festa della Repubblica abbiamo capito che non c'è niente da festeggiare in un paese che ha cancellato diritti, welfare e non rispetta la volontà popolare come nel caso della abrogazione del voucher che stanno, sotto nuove forme, per essere ripristinati.

Una repubblica con i suoi armadi della vergogna e una palese subalternità ai voleri del comando Usa , disposta a distruggere 1000 alberi per assecondare i piani militari, pronta a militarizzare i territori piegandoli a fini di guerra

Pisa e Livorno, la Toscana non sono zone di guerra. Nei prossimi giorni organizzeremo assemblee a Pisa e provincia per denunciare l'opera di militarizzazione, saremo in consiglio comunale il giorno 15 quando discuteranno dell'argomento, disposti e pronti a boicottare la costruzione della ferrovia a uso e consumo della guerra.

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