COMUNE DI PISA: REGOLAMENTO SULL'AVVOCATURA

REGOLAMENTO AVVOCATURA


L’Amministrazione deve chiudere in tempi brevi il regolamento sugli incentivi da corrispondere al personale che esercita attività di avvocato, dopo un percorso con la RSU iniziato quasi due anni fa e a seguito del cambiamento della normativa nazionale generale di riferimento.

I ritardi non sono imputabili alla rsu, noi sappiamo bene che la fretta dell'amministrazione è legata anche a quanto successo in alcune città nelle quali gli avvocati, in assenza di regolamento, hanno messo in mora i loro comuni,

Siamo altresi' convinti che il sindacato debba tutelare gli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici, di tutti\e e non solo dei settori dove si annoverano iscritti a questo o quel sindacato.
È comunque necessario entrare in tecnicismi giuridici per comprendere appieno la questione che poi riguarda tutto il personale e non solo quello dell'avvocatura.

La  legge in vigore non impone più la corresponsione dei compensi quantificati nelle tariffe professionali di riferimento per le cause vinte anche dal punto di vista delle spese legali, e cause vinte con spese compensate (nelle quali il Comune non ha diritto al rimborso delle spese legali pur essendo vittorioso), ma rinvia la materia ad un regolamento interno dell’amministrazione che dovrà determinare percentuali e criteri di distribuzione. Sostanzialmente, quello che prima era un diritto previsto dettagliatamente dalla legge anche nel suo ammontare, ora è rimesso alla contrattazione, al pari degli altri meccanismi incentivanti previsti per i dipendenti.
La bozza di regolamento presentata dall'amministrazione comunale prevedeva l’attribuzione ai dipendenti avvocato dell’intera quota di spese,nel caso di sentenza favorevole  con vittoria di spese,  della corresponsione quasi per intero delle tariffe degli avvocati libero-professionisti nel caso in cui ci fosse sentenza favorevole con le spese compensate.
La proposta presentata è stata giudicata insostenibile dalla RSU, inammissibile perché nei fatti non teneva in considerazione la nuova normativa, dettata da esigenze di contenimento della spesa pubblica che tutti i lavoratori hanno subito. La proposta dell'amministrazione provocava un’eccessiva sperequazione nel salario accessorio dei beneficiari rispetto ai dipendenti di pari qualifica e livello economico.

Consideriamo poi che la mobilità interna all'Ente non esiste, ci sono settori nei quali da decenni si trovano gli stessi colleghi e colleghe anche quando (non è il caso dell'avvocatura) le norme anticorruzione consiglierebbero la rotazione.
A livello nazionale, parliamo degli avvocati dello stato, gli incentivi hanno una ben diversa misura, è prevista la metà delle spese nel caso di sentenza favorevole con vittoria di spese ma nessun compenso nel caso di sentenze favorevoli con spese compensate.

Nel nostro Ente, la RSU non ha potuto non tener conto delle nuove norme che comporteranno certamente una diminuzione degli incentivi per i colleghi avvocati, ma che dovranno essere gestiti, come gli altri incentivi, secondo principi generali di perequazione perché non si configurino situazioni di privilegio ingiustificate.

Perché il Sindacato non può avallare i privilegi: questa è la condizione per l’effettiva tutela dei diritti di tutti\e.

La posizione della Rsu non viene condivisa dai provinciali di cgil e cisl e l'amministrazione ha già detto, per bocca della segretaria generale, che si riserva di adottare un regolamento che potrebbe anche non recepire le indicazioni sindacali a conferma che con la rsu si tratta solo su argomenti di comodo lasciando fuori molte altre questioni per noi dirimenti.

Crediamo opportuno informare colleghi e colleghe di questa situazione come del resto abbiamo fatto sulle posizioni organizzative perché al comune di Pisa si prefigurano scenari nei quali il sindacato per strappare qualche euro in piu' di salario accessorio deve essere prono a decisioni che con i diritti, l'equità e la trasparenza hanno poco a che vedere.
E a noi francamente questo ruolo sindacale subalterno ai dettami dell'amministrazione non piace, anzi pensiamo che sia foriero solo di sventure per i colleghi e le colleghe

delegati\e rsu eletti nella lista cobas

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