Grecia:la pietosa parabola di Tsipras

"Si nasce incendiari e si muore pompieri", le parole usate dal quotidiano Il sole 24 ore per commentare le nuove misure lacrime e sangue imposte dalla Troika e puntualmente accolte dal governo Greco.

Critiche immotivate e dettate da acredine padronale o un fondo di verità traspare dalle dichiarazioni del quotidiano ?

A due anni e mezzo dalle elezioni politiche che hanno portato al Governo A. Tsipras è tempo di bilanci non certo positivi tra austerità, privatizzazioni, dispositivi repressivi.

Vediamo alcune misure intraprese dal Governo, giusto per farci una idea delle decisioni assunte nel rispetto dei dettami della Troika

scompare l'Iva agevolata per le isole piu' povere

diminuisce la pensione minima e piu' in generale le pensioni che perdono piu' del 30% del potere di acquisto.

Fine delle esenzioni per gli agricoltori e aumento delle tasse

Nella primavera 2017 la ennesima riforma previdenziale con il taglio del 15% delle pensioni.

Licenziamenti di migliaia di dipendenti pubblici con la chiusura di uffici e ospedali

Svendute parti importanti del territorio greco

Gli ultimi provvedimenti fanno parte della ennesima richiesta dalla troika per che arriva un anno e mezzo dopo un prestito costato lacrime e sangue al popolo greco , nel frattempo il Parlamento ha legiferato continue misure di austerità soprattutto tagli alle pensioni, ai salari e privatizzazioni

Queste misure erano inevitabili?
Non vogliamo esprimere una critica ideologica ma limitarci ai fatti, se Tsipras era stato votato per contrastare le misure di austerità e ribellarsi alla logica dei governi fantoccio imposti dalla Troika, la delusione dei greci, allora, non puo' che essere cocente.

Sembrerebbe che il governo di Tsipras si differenzi ben poco dai precedenti, una sorta di male minore il cui obiettivo non è contrastare l'austerità ma solo alleggerire il fardello del debito greco e in questa ottica accontentare le richieste della TRoika sperando in qualche aiutino che poi si traduce nell'ennesimo ricatto.

Una riflessione sorge quindi spontanea: una sinistra radicale che resti ancorata all'euro e ai dettami della Troika puo' essere coerente e credibile? A nostro modesto avviso proprio no

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