La irrefrenabile voglia di posizioni organizzative delle amministrazioni locali del Pd




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La Segretaria Generale ha una gran fretta di approvare il regolamento sul conferimento e il valore da attribuire alle posizioni organizzative, infatti i sindacati sono stati chiamati ad esprimersi su una bozza di regolamento poi discussa nella delegazione del 20 giugno scorso, in tale sede la RSU ha espresso una posizione critica  offrendo anche nuovi spunti di riflessione. Da anni le PO sono affidate più o meno alle stesse persone - salvo qualche miracolato dell'ultima ora - per importi vari, stabiliti via via secondo logiche non note, spesso attribuite senza bandi aperti a tutti i possibili interessati e sostanzialmente indifferenti ai cambiamenti organizzativi che pure hanno spesso modificato gli uffici, i compiti ed i carichi di responsabilità relativi .
Non si vuol qui discutere dei colleghi titolari di PO, ai quali sono spesso delegati compiti molto gravosi nel tentativo di alleviare, per non dire scaricare,  responsabilità di quei dirigenti normalmente pagati in ben altra misura.
Resta il fatto che le PO sono state erogate alle stesse persone che in taluni casi le hanno mantenute pur cambiando ufficio, qualcuno ha avuto la misura massima, o la media o la minima per anni e a prescindere da tutto, secondo logiche, appunto,  sconosciute ai più.

Oggi qualcuno ha realizzato che questo andazzo più che decennale è forse in contrasto con qualche decina di norme sul buon andamento della Amministrazione, sull'anticorruzione, sulle pari opportunità e sulla regolarità dell'attività amministrativa....ed ecco il regolamento da condividere con il sindacato e che però vale solo  per le nuove PO e non per quelle già esistenti che scadranno alla fine del mandato del Sindaco.

Secondo noi la necessità di conferire PO dovrebbe essere legata alla struttura organizzativa complessiva, ma di questo l'amministrazione e gli altri sindacati non vogliono sentir parlare. Inoltre, i criteri proposti dall'amministrazione sembrano orientati solo a dare legittimità - con il consenso sindacale- alla situazione già esistente, dato che quelli che avranno i titoli per vincere i bandi sono quelli che già hanno l'incarico di PO e hanno beneficiato della formazione e dell'aggiornamento professionale in orario di servizio e a spese dell'amministrazione precluso alla maggior parte dei colleghi\e. Ovviamente nella bozza di regolamento non è stata prevista la durata massima degli incarichi, nei fatti assicurandosi la massima libertà di movimento in cambio di rendite a vita. stessa logica nella previsione di PO specialistiche, legate a c.d.  programmi strategici, per i quali non c'è bisogno di alcun requisito oggettivo.

Noi chiediamo che le PO siano sottoposte ad un termine massimo individuale, per ampliare la fascia degli interessati, che nel fissare i criteri per l'assegnazione e del valore delle PO si tenga conto del carico di responsabilità e delle competenze specialistiche necessarie (e non solo della fedeltà e alla visibilità di questo o quell'amministratore), per non mortificare le competenze esistenti ed evitare odiose sperequazioni ai danni degli operatori dei servizi che non sono abbastanza strategici per l'amministrazione.
A noi non interessa lo scontro aprioristico o la critica a tutti i costi: lo scopo dell'esistenza del nostro sindacato è la difesa dei diritti dei lavoratori e non inseguire  le urgenze o mantenere i privilegi di pochi.
 
Delegati\e rsu eletti nella lista Cobas al comune di Pisa

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