Ecco dimostrato il crollo dei salari: le famiglie italiane spendono quasi solo per beni irrinunciabili
Insostenibile la condizione di vita delle famiglie italiane se per cibo, bollette e carburante si spendono circa 1200 euro al mese.
Palese la perdita di potere di acquisto dei salari e delle pensioni ma anche il fallimento dei meccanismi che avrebbero dovuto affrontare, a livello retributivo, l'aumento del costo della vita.
Se in una famiglia non ci sono due stipendi pieni è ormai impossibile arrivare a fine mese se non contraendo debiti solo per andare a lavorare e mettere a tavola pranzo o cena.
La contrazione dei consumi, ossia la principale preoccupazione in vista del Natale 2024, risponde al vistoso calo del potere di acquisto, di soldi ve ne sono pochi, le misure a sostegno della domanda inadeguati, 5 milioni di italiani rinunciano perfino a curarsi perchè dopo mesi di attesa devono rivolgersi al costoso servizio sanitario privato.
Siamo davanti all'uomo indebitato, non a caso la strategia di tanti istituti finanziari è quella di proporre dei piccoli prestiti pluriennali collegati a un conto corrente alimentando il ricatto finanziario.
Siamo il paese che ha spalancato le porte al commercio on line senza regolamentazione alcuna, molti dei colossi nel settore pagano in Italia tasse irrisorie rispetto ai loro fatturati, i negozi di prossimità stanno chiudendo per la concorrenza spietata del grande capitale non potendo per altro affrontare la spirale speculativa degli immobili, i costi per gli affitti in costante crescita.
Siamo il paese nel quale i Sindaci non si avvalgono degli strumenti in loro possesso se vanno a stridere con gli interessi economici e finanziari come è il caso della mancata requisizione delle case sfitte da oltre 20 anni.
La perdita del potere di acquisto, il caro vita non sono solo il prodotto delle politiche di austerità salariale ma anche il risultato di un fisco iniquo allontanatosi dall'idea di tasse progressive con una quarantina di aliquote. Il gettito fiscale in prospettiva sarà del tutto insufficiente e anche in quella occasione a rimetterci saranno le famiglie e la classe lavoratrice.
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