Gli attivisti per la pace: in digiuno contro la guerra
Gli attivisti per la pace: in digiuno contro la guerra
di Laura Tussi
Il
Centro Studi Sereno Regis di Torino e tutti gli istituti di ricerca e i
movimenti attivi per la pace e la Nonviolenza si oppongono con il digiuno, con
l'astensione dalla parola, con l'Azione Nonviolenta, ad una società oligarchica
e militarizzata, consegnata a rischi inaccettabili, nell'interesse di poche
caste potenti dei signori dell'atomo e del petrolio e dell'acciaio. E
soprattutto il movimento denominato Digiuno di giustizia in solidarietà con i
migranti protesta ogni mercoledì davanti a Montecitorio con la guida e la
partecipazione attiva di Alex Zanotelli.
Protestiamo per i diritti umani, contro
la disuguaglianza globale e la violenza strutturale che sono nemiche della
dignità dell'umanità nel suo complesso
Tutti
noi vogliamo che i diritti fondamentali siano garantiti per ogni persona e che
i bisogni legati alla vita e alla dignità umana siano soddisfatti per una
comunità realmente solidale, per una società in cui l'acqua, diritto universale
e inalienabile, non sia sottoposta alla logica del mercato e trasformata in
fonte di ricchezza privata e pretesto di contese, di violenze e di guerre, come
il petrolio. E’ necessario contrastare il nucleare che non è un’energia pulita,
al contrario di quello che il governo vuole far credere.
Protestiamo contro il sistema
oligarchico del petrolio, del dio denaro, della guerra, del nucleare e
dell'atomo e dell'acciaio che impongono l'eventuale e davvero stringente e
allarmante probabilità dell'apocalisse nucleare
Al
contrario dobbiamo investire, invece, sulle energie rinnovabili, alternative,
pulite e sulla frontiera delle innovazioni ecologiche, migliorando così la
qualità della vita in contesti democratici, aperti al dialogo tra le istituzioni
che accolgano le vittime delle guerre e offrano asilo e ospitalità a tutti i
migranti per creare società dove si privilegino principi di saggezza, scelte di
pace e percorsi di Nonviolenza, nei rapporti tra individui, tra politici, tra
partiti e stati.
Protestiamo contro la guerra nucleare
perché l'umanità ha il diritto di vivere in felicità senza l'incubo della fame,
della miseria, della violenza strutturale e fascista e neoliberista e senza il
terrore dell'annientamento totale atomico
La
guerra imperversa con conseguenze devastanti e massacri quotidiani di cui i
canali di comunicazione di massa non fanno integralmente e in modo imparziale
menzione e bombardamento mediatico violentista, ossia basato sull'odio e il
rancore e la violenza.
La
guerra del colonialismo, dell'imperialismo, delle dittature, dello sfruttamento
produce fame, desertificazione, morte e ingenera sempre violenza.
La
guerra, le connivenze e le complicità con i conflitti imperialisti hanno
privato di sensibilità la coscienza civile che non reagisce: non si prova più
orrore, sdegno e vergogna.
Protestiamo perché la violenza sta
diventando abitudine. Gli eserciti e i militari ormai entrano nelle scuole e
nelle istituzioni a tutti i livelli della società. La militarizzazione delle
scuole e delle università è ormai dilagante. E' il cancro fascista esacerbato
del nostro presente e del nostro triste tempo
Gli
attivisti dei movimenti in favore della pace, del disarmo e della Nonviolenza
continuano a Resistere, portando avanti campagne di digiuno e di astensione
dalla parola, per opporsi alle guerre e alla catastrofe nucleare. Come fa
sempre il nostro amico Alex Zanotelli. Queste iniziative intraprese da singole
persone amiche della Nonviolenza costituiscono, tutte insieme, un modo per mettersi
in gioco personalmente, per assumersi delle responsabilità e per indicare la
strada concreta della Nonviolenza e della pace, per uscire dalla follia, dal
baratro senza fine dei conflitti bellici e dell'era del nucleare. Vogliamo la
pace come umanità che si deve riconoscere una, plurale e solidale,
concretamente esistente nei singoli esseri umani tutti uguali per diritti e
dignità e differenti per caratteri, propensioni e opinioni, nell’umana
convivenza, nella comune responsabilità, nella reciproca solidarietà di cui
ogni persona è promotrice.
Protestiamo contro ogni forma di
violentismo. Contro la violenza strutturale. La pace è un processo lungo di
preparazione e meditazione dei popoli e delle genti e delle minoranze e di
tutte le persone
La
pace è una forma mentis che deve
investire ogni essere umano nelle proprie scelte e predisposizioni. Ringraziamo
tutti gli amici della Nonviolenza che giorno dopo giorno incorrono in gravi
rischi di salute e mettono a repentaglio la propria incolumità per un ideale:
la Pace.
Molte
e molti le amiche e gli amici della nonviolenza che hanno finora aderito al
digiuno promosso dal movimento denominato Digiuno di giustizia in solidarietà con
i migranti "per opporsi alla guerra e al nucleare". Vi è chi digiuna
anche se malato in ospedale, chi in una cella di convento o di carcere, chi
partecipa ma preferisce non farlo sapere pubblicamente e chi, non potendo
aderire per vari motivi, lo fa spiritualmente.
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