Se i prezzi restano stabili i salari invece crollano

 La UE vede crescere, mese dopo mese, il costo della vita, la inflazione e i prezzi, la economia è dominata da tassi di crescita irrisori e paesi come Francia e Germania in crescenti difficoltà, entrambi in esercizio provvisorio. La Francia per il 2025 prevede un deficit del 5%, due punti in più di quanto previsto dalle norme comunitarie.



La instabilità politica gioca un ruolo determinante ma è conseguenza anche della guerra sostenuta dagli schieramenti opposti in maniera acritica.

 I prezzi dell’energia negli ultimi mesi non sono più calati ai ritmi precedenti e hanno ripreso a crescere come gli stessi costi dei beni industriali non energetici 

La cosiddetta inflazione di fondo, che esclude i prezzi di cibo, energia, alcol e tabacco, è rimasta ferma o aumentata di poco ma a non tenere il passo con l'aumento del costo della vita sono invece i salari e le pensioni . Gli stessi contratti nazionali vengono siglati con aumenti pari a un terzo della inflazione, se anche i prezzi aumentano di poco o restano stabili, una dinamica salariale al ribasso determina la riduzione dei consumi e la perdita del potere di acquisto.

Con l'arrivo dell'inverno, la decisione Ucraina, su suggerimento Usa, di non acconsentire il passaggio di gas russo alla Ue, i costi energetici riprenderanno a crescere aumentando i costi a carico delle imprese e delle famiglie. I prezzi del gas naturale sul mercato dell’Euro Zona sono ai livelli massimi da un anno e quindi aumentano i prezzi al consumo.



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