La denuncia dei facchini di una cooperativa Toscana....

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato di alcuni facchini soci lavoratori di una cooperativa. Riprendiamo la loro denuncia pubblica al 1 Maggio di Lari.
Come Sindacato Generale di base crediamo che la situazione denunciata sia lo specchio di una realtà sempre piu' diffusa, una realtà da contrastare rivendicando l'assunzione diretta dei lavoratori da parte dei committenti


COMUNICATO FACCHINI COOP STS


Siamo i facchini soci lavoratori della Cooperativa STS che opera presso la multinazionale ALL.CO e per questioni legate a un improvviso e inaspettato calo di lavoro siamo fermi ormai da 4 settimane senza stipendio e con una sporadica e insufficiente informazione da parte della cooperativa .

Per queste ragioni abbiamo chiesto un incontro alla Cooperativa per trattare alcune questioni che in qualità di soci volevamo già anticipare al vicepresidente della coop.

La nostra richiesta è stata più volte rifiutata dal la cooperativa con la motivazione di doversi confrontare prima con la dirigenza dellaAll.co ma in questo modo si sono chiuse le porte al confronto con i soci lavoratori.

Una settimana fa la coop ci ha chiamato per andare a lavorare a 64km di distanza in una fabbrica a Monsummano come operai (non come facchini, qualifica professionale per la quale siamo stati formati) a partire dal giorno successivo, senza un corso di formazione e di sicurezza.

A due lavoratori che si sono rifiutati di sottostare a queste condizioni di lavoro la coop, non potendoli licenziare, ha "imposto" loro di presentare le dimissioni.

Altri due lavoratori della coop che hanno accettato la proposta sono stati mandati via perché "non sanno lavorare" e perché "non sanno stare alle macchine": ma come, siamo facchini e siamo licenziati perché non sappiamo stare dove non dovremmo essere?

A fronte di questi gravi episodi, noi facchini sts ci siamo presentati dalla dirigenza della coop per chiedere spiegazioni e essere tutelati dalla cooperativa di cui siamo soci. Il vicepresidente ci ha preso a male parole, siamo stati trattati come dei nullafacenti ("se non vi piace il lavoro trovatevene un altro") e, battendo i pugni sul tavolo, ha detto di volerci licenziare!

Oltre a non accettare il licenziamento, p etendiamo che ci siano riconosciuti alcuni diritti ossia :

1. il riconoscimento della mansione superiore per i facchini che svolgono lavori da operai

2. indire delle assemblee dei soci lavoratori per parlare delle questioni legate al lavoro e per avere accesso alla gestione della coop nel suo insieme come previsto dagli statuti.

3. il rispetto delle normative di sicurezza informandoci sul documento di valutazione del rischio (non siamo merce di scambio per questa e quell'azienda).


L'operato della Cooperativa stride con la prassi tipica del mondo cooperativo stesso che prevede momenti assembleari e partecipazione attiva dei soci alle decisioni pi ù importanti. Per questo chiediamo u n’ assemblea immediata con la dirigenza della cooperativa. e ai vertici della stessa chiediamo di rapportarsi con i soci lavoratori in termini rispettosi e democratici . Rivendichiamo solo diritti esigibili oltre a un lavoro dignitoso!

Chiamiamo a prendere posizione tutti i sindacati presenti alla ALLCO e alla stessa multinazionale affinchè intervenga direttamente assumendo i facchini alle proprie dipendenze e vigilando in futuro sugli appalti!

Commenti