Geofor: un accordo con luci e ombre

Pochi giorni fa si è tenuto un dibattito alla festa de l'Unità con i vertici della Geofor (azienda che si occupa della gestione dei rifiuti) che hanno promesso di corrispondere a tutti i lavoratori del settore uguale contratto nazionale.

Nei mesi scorsi si sono tenuti numerosi scioperi proclamati in buona parte da Usb, per rivendicare a tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore igiene ambientale uguale salario e uguali contratti a fronte di una situazione caotica con innumerevoli ccnl applicati a seconda del datore di lavoro e con differenze salariali notevoli dentro una forza lavoro che opera spesso fianco a fianco.

A distanza di pochi giorni dal dibattito alla Festa un accordo è stato siglato tra Geofor e Cgil Cisl Uil.

Senza polemica vorremmo entrare nel merito di questa intesa con alcune osservazioni:

  • l'intesa parte dalla condivisione di alcuni obiettivi ragionevoli e condivisibili ma ci sembra francamente fin troppo poco prefiggersi degli obiettivi senza individuare i percorsi di realizzazione
  • Geofor "procederà a selezionare imprese che adottino un contratto di settore igiene ambientale e che mantengano i livelli occupazionali". Come sarà possibile tutto cio' con le attuali norme vigenti in materia di appalti, di autonomia delle imprese, di non obbligo a rispettare le clausole sociali se non in termini generici e senza certezza sul mantenimento dei contratti per scongiurare la riduzione di ore \di salario\di contributi? Le recenti sentenze dimostrano l'esatto contrario ossia che la giurisprudenza sta sempre piu' tutelando gli interessi dell'impresa e dimentica quelli della forza lavoro. Siamo interessati a capire, e sostenere qualora ce ne fosse la necessità, questi obiettivi visto che in numerosi appalti pubblici si va in direzione opposta tra capitolati scritti con riduzione dei servizi e gare aggiudicate con ribassi corposi
  • Geofor nell'accordo si impegna a redigere appalti di qualità incrementando la raccolta differenziata che negli ultimi anni è per altro avvenuta con intenso sfruttamento della forza lavoro, carichi di lavoro insostenibili, quasi sempre con un singolo operatore costretto a scendere e salire sul camioncino centinaia di volte al giorno
  • Migliori servizi a costi ragionevoli è un obiettivo condivisibile ma la sua realizzazione come avverrà? Basterà il semplice monitoraggio o sono invece necessari atti di indirizzo e scelte ben definite che avrebbero dovuto trovare adeguata scrittura nell'accordo? 
  • Una frase sibillina poi potrebbe essere una sorta di bomba difficile da disinnescare, quando di parla di costi aggiuntivi non integralmente riversati sui Comuni, si salva insomma quel Patto di stabilità che impone agli Enti locali il contenimento delle spese. Ad oggi quanto spendono gli enti locali e quanto guadagnano le imprese degli appalti? Quanto vorranno, anzi potranno, spendere gli enti locali nel rispetto dei Patti che tutti i governi succedutisi hanno conservato? Non saranno i cittadini a pagare i costi?

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