Le zone rosse di fine anno
L'anno 2025 è appena iniziato ma tra negli ultimi giorni del 2024 abbiamo assistito alla solita deriva securitaria con la direttiva del ministro dell’interno Matteo Piantedosi ai prefetti per sollecitare apposite ordinanze dedicate alle aree urbane con una sorta di daspo pensati per impedire a «soggetti pericolosi» con precedenti penali la presenza in alcune aree delle città.
La norma è stata già approvata a Milano dal Capodanno 2024 fino al 31 marzo 2025, la stessa applicata a Firenze e Bologna.
Provvedimenti di allontanamento dalle città con centinaia di provvedimenti per vietare l' accesso alle aree urbane per individui già colpiti da provvedimenti per reati contro la persona, il patrimonio, l'oltraggio a pubblico ufficiale
In altre parole l'obiettivo è la individuazione di alcune «zone rosse», nelle quali sarà proibito accedere per quanti hanno commesso dei reati come quelli sopra descritte ma più genericamente per chi abbia assunto atteggiamenti aggressivi, di minaccia o di molestia.
Queste norme troveranno ampio spazio nel prossimo Ddl sicurezza in discussione al senato e di cui Piantedosi parla esplicitamente nella sua circolare ma se guardiamo bene la minaccia all’ordine pubblico è costituita da non reati come sedersi sui monumenti o liberare un cane dal guinzaglio o calpestare le aiuole . Siamo davanti all'ennesima riproposizione dei Daspo urbani che diventano strumento con cui normalizzare i centri cittadini
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