Caduta a picco dei salari: lo dice anche l'Ocse

Rapporto 2025 Ocse sull’occupazione: l’Italia registra il peggior dato tra i Paesi Ocse quanto a perdita del potere d’acquisto


Il Governo parla di salari in aumento da  a fine 2025 le buste paga italiane continuano ad essere inferiori a quelle Ue del 7,5%, questa la perdita in meno di 4 anni.

Il potere di acquisto perduto non è stato recuperato, tra inflazione, caro tariffe e meccanismi iniqui "di adeguamento" dei salari al costo della vita la erosione è evidente. E intanto un terzo dei lavoratori del settore privato ha ancora un contratto collettivo scaduto, nel Pubblico Impiego si sono firmati contratti con aumenti del sei per cento a fronte di aumenti del costo della vita del 18, una firma arrivata per altro con due anni di ritardo 

 Da maggio 2024 a maggio 2025 registrano l'aumento della occupazione pari all’1,7% ma l'effetto crescita è già svanito, le previsioni sono:  1,1% nel 2025 o 0,6% nel 2026.

La crisi delle nascite inizia a preoccupare se da qui al 2060 la popolazione attiva scenderà al 34% 

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Attualmente, per ogni anziano ci sono 2,4 persone in età da lavoro; tra 35 anni il rapporto sarà di 1,3. Se la produttività dovesse restare al livello medio registrato tra il 2006 e il 2019 (0,31%), il Pil pro capite italiano calerebbe dello 0,67% all’anno. Per contrastare questa tendenza, il rapporto indica la necessità di aumentare l’occupazione di donne e anziani, favorire l’immigrazione regolare e incrementare la produttività....

Il rapporto 2025  alla fine analizza  ed evidenzia i problemi strutturali del sistema Italia. Sintetizziamo i punti salienti

  •  salari reali troppo bassi
  •  produttività insufficiente
  • disequilibrio tra generazioni e troppe disuguaglianze
  • 7invecchiamento della popolazione.


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