Assegni familiari per il Fis. Ma ora serve tornare al lavoro in sicurezza
il decreto Cura Italia, con nota successiva dell' INPS, riconosceva l’assegno familiare solo per la cassa integrazione in deroga ma non per l’assegno ordinario di integrazione salariale pagato dal FIS.
Per l'Inps non avremmo mai dovuto percepire gli assegni familiari, la mobililtazione dei lavoratori ha portato a casa un risultato senza dimenticare la necessità di assicurare criteri univoci agli ammortizzatoris sociali. e cosi' oggi il decreto Rilancio motiva la compatibilità tra assegni familiari e FIS.
Ecco cosa prevede il decreto Rilancio :
“Ai beneficiari di assegno ordinario di cui al presente articolo spetta, in rapporto al periodo di paga adottato e alle medesime condizioni dei lavoratori ad orario normale, l’assegno per il nucleo familiare di cui all’art. 2 del decreto-legge 13 marzo 1988, n.69, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 maggio 1988, n. 153.
Sempre il Decreto Rilancio stabilisce la durata degli ammortizzatori sociali, al massimo nove settimane dal 23 febbraio 2020 al 31 agosto 2020, incrementate di ulteriori cinque settimane nel medesimo periodo per quelle aziende he abbiamo già usufruito di tutte le nove settimane precedenti accordate dal Decreto Cura Italia. Quindi 9 settimane alle quali seguono altre 9 e dopo un eventuale e ulteriore periodo di quattro settimane di ammortizzatori per il periodo incluso tra 1 settembre 2020 al 31 ottobre 2020
Le aziende del turismo, fiere e congressi e spettacolo, potranno usufruire delle quattro settimane anche per periodi precedenti al 1° settembre.
Ora si tratta di iniziare la mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici per tornare nei luoghi di lavoro con tutte le tutele indispensabili a salvaguardia della nostra salute e sicurezza, farlo a partire dagli appalti per anni sottoscritti al ribasso. E' tempo di investire in sicurezza, lavoro e servizi per garantire salari dignitosi.
Sindacato Generale di Base Pisa
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