Licenziamenti proibiti in pandemia? I padroni se ne fregano

Jabil di Marcianise (Caserta),  la multinazionale decide di licenziare da domani, 25 Maggio, ben  190 dipendenti, in teoria non potrebbe farlo, nella pratica si. E il Governo? Potrebbe. requisire e statalizzare tutte le proprietà della Jabil, affrontare un contenzioso legale ma allo stesso tempo invierebbe un segnale forte a tutti i padroni che vengono nel nostro paese per i finanziamenti agevolati, se non a fondo perduto, e poi se la danno a gambe. Ma se le aziende piu' importanti dall'Italia spostano le loro sedi in paesi ove pagano meno tasse, se i Governi lasciano fare ai pardoni nostrani cio' che vogliono, possiamo aspettarci un sussulto di dignità verso una multinazionale straniera?

Una vertenza iniziata nel Giugno 2019, quando fvenne annunciato l'esubero di 350 addetti  su un totale di 700.  In questi mesi 160 dipendenti sono stati trasferiti, con incentivo, ad altre aziende, i 190 che vogliono licenziare sono quelli che non hanno accettato le soluzioni aziendali

Una lunga sequela di "ricatti" con buone uscite per 160 dipendenti hanno accettato di andarsene optando per la ricollocazione presso altre aziende con un incentivo di 10mila euro lordi – sono 80mila gli euro che la Jabil dà all’azienda che assume i suoi lavoratori – o per l’esodo volontario con un incentivo di 70mila euro lordi; 190 non hanno accettato nessuno dei due strumenti, e, con la procedura ormai chiusa, l’unico epilogo è ormai il licenziamento.

Sarebbe utile capire le strategie industriali del gruppo Jabil  con acquisizioni di aziende, prestiti agevolati e immediato ricorso agli ammortizzatori sociali, parliamo di una multinazionale con migliaia di dipedenti in tutto il mondo

Dietro al licenziamento potrebbe anche celarsi qualcosa altro ossia ottenere ammortizzatore anche per luglio ed agosto, due mesi di buco invisi ai padroni, il decreto puo' anche essere cambiato ma quanti altri saranno i ricatti dei datori di lavoro ai quali il Governo, e il sindacato, intende  sottomettersi? Forse è proprio arrivato il momento per presentare il conto ai padroni, difficile che un Governo legato alle politiche di austerità e sensibili ai richiami confindustriali voglia arrivare a tanto , tuttavia a pensarci bene ci sono alternative? Noi pensiamo di NO

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