LA NOSTRA VITA è SEMPRE E NON UNA TANTUM!!! Un ammortizzatore sociale per le figure precarie ancora escluse!


Il nuovo Dl 10 del 04/05/20 corre ai ripari ampliando la platea dei beneficiari di alcuni ammortizzatori sociali, ad esempio gli stagionali con contratti diversi da quelli del turismo e i lavoratori dello spettacolo con solo 7 giornate di contributi versati

Di chi stiamo parlando? Ad esempio

- I lavoratori stagionali che non abbiano i contratti del turismo e degli stabilimenti termali (art. 29 l 18/2020);

- Lavoratori Intermittenti con almeno 30 giornate di lavoro effettuato tra 1° Gennaio 2019 e il 30 Gennaio 2020;

-  i lavoratori dello spettacolo che abbiano almeno 7 giornate di contributi versati nel 2019

I 600 euro valevano per il mese di Marzo ma a molti non sono arrivati per carenza di copertura economica.

Il bonus viene riconosciuto anche ai liberi professionisti e ai collaboratori coordinati e continuativi che già hanno beneficato , nel mese di Marzo, dell’indennità di 600 euro, il bonus sarà erogato in automatico anche ad Aprile. Per Maggio invece ai liberi professionisti,  iscritti alla gestione separata Inps e non titolari di pensione, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che abbiano subito una riduzione di almeno il 33% del reddito del secondo bimestre 2020 rispetto a quello del secondo bimestre 2019, è riconosciuta una indennità di 1000 euro.

Alcune novità da Il FattoQuotidiano.it

I 600 euro andranno, ad aprile e anche a maggio (per loro non salgono a 1000) anche ad alcune categorie escluse dal beneficio a marzo, a patto che non siano titolari di pensione o di altro contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Si tratta di stagionali che non lavorano nel turismo e negli stabilimenti termali e hanno cessato involontariamente il rapporto tra 1 gennaio 2019 e 31 gennaio 2020, intermittenti che abbiano lavorato per almeno 30 giornate tra gennaio 2019 e 31 gennaio 2020, lavoratori in somministrazione che abbiano cessato involontariamente il rapporto di lavoro tra il 1° gennaio 2019 e il 17 marzo 2020, autonomi privi di partita Iva non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie che tra gennaio 2019 e 23 febbraio 2020 siano stati titolari di contratti autonomi occasionali e non avessero contratti in essere al 23 febbraio, incaricati di vendite a domicilio con reddito 2019 superiore a 5mila euro e titolari di partita Iva attiva.
I 600 euro arriveranno poi anche ai lavoratori iscritti al fondo pensione lavoratori dello spettacolo che non rientravano nei paletti inseriti nel cura Italia perché nel 2019 hanno totalizzato meno di 30 contributi giornalieri versati: ora basteranno 7 contributi giornalieri versati, se il reddito non supera i 35mila euro e se non hanno rapporti di lavoro dipendente né pensione.
Per i mesi di aprile e maggio, si introduce un’indennità di 600 euro anche per i lavoratori sportivi impiegati con rapporti di collaborazione, riconosciuta dalla società Sport e Salute S.p.a.
Infine, ai lavoratori domestici che al 23 febbraio avessero uno o più contratti per non più di 10 ore settimanali complessive è riconosciuta per aprile e maggio una indennità mensile di 500 euro.

La confusione regna sovrana  soprattutto nel variegato mondo dei cosiddetti lavoratori autonomi dove convivono, con normative sovente contraddittorie, figure diverse per stipendi, potere di acquisto e condizione sociale.

Qualche piccolo passo in avanti rispetto ai precedenti Decreti c'è stato, e' evidente che non si possa andare avanti a colpi  provvedimentii una tantum e peraltro con importi decisamente esigui a consentire una esistenza dignitosa .

Di fatto ci sono lavoratori che da Marzo non hanno percepito  alcun tipo di aiuto, ora forse verranno loro riconosciuti  i 600 euro ......sotto forma di una tantum.

 Non convince il metodo con il quale si decidono inclusi o esclusi dai benerfici, se la cassa integrazione in deroga deve ancora arrivare, gli aiuti destinati ad intermittenti, partite iva debbono superare ostacoli infiniti., allora perchè non pensare ad un unico ammortizzatore sociale che includa tutti i lavoratori intermittenti,autonomi, stagionali?

E non possiamo che pensare a chi resterà fuori e senza un euro, ad esempio a chi sara' comunque escluso anche con questa "toppa"legislativa, ...chi nel 2019 non e' riuscito a raggiungere le 30 giornate contributive, chi ha dovuto accettare di lavorare da invisibile , chi aspettava contratti mai visti... tutti i dimenticati in breve.

Oggi piu' che mai bisogna pensare ad un ammortizzatore che restituisca pari diritti e dignita' a tutti i lavoratori,  i bonus non riusciranno a compensare mesi di inattività con un ritorno alla cosiddetta normalità che è ancora del tutto incerto. Ad esempio i lavoratori dello spettacolo che rischiano 8\9 mesi di stop.

La soluzione non puo' essere quella del bonus una tantum , serve pertanto un ammortizzatore sociale mensile a fronte dell' emergenza sanitario/economica, ammortizzatore che includa tutti i lavoratori avvalendosi dello storico contributivo di ogni lavoratore relativo a tutti! gli anni di lavoro partendo da una soglia minima giusto per non valorizzare i piu' giovani

Con i bonus si possono affrontare le emergenze ma non si combatte la miseria nella quale tante lavoratrici e tanti lavoratori stanno sprofondando. C'è bisogno di un nuovo ammortizzatore sociale per le tante figure colpite dalla crisi, iniziamo a farlo da quelle piu' deboli e meno tutelate 

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