Le imprese piangono ma dall'Inail prendono 403 milioni di euro a fondo perduto . E intanto aumentano infortuni, morti sul lavoro e malattie professionali

Dall' Inail arrivano per le imprese 403 milioni a fondo perduto per finanziare le spese per acquistare apparecchiature e attrezzature per l’isolamento o il distanziamento dei lavoratori, per i dpi, per la sanificazione dei luoghi di lavoro, per comprare gli  strumenti per il controllo degli accessi “utili a rilevare gli indicatori di un possibile stato di contagio”.

Per settimane le imprese hanno chiesto soldi sostenendo di non avere liquidità per riorganizzare i luoghi di lavoro adeguandoli alle normative di sicurezza anti contagio.

E' quanto previsto dall’articolo 102 del maxi-decreto e si aggiungono ai 50 milioni già girati da Inail a Invitalia con il dl “Cura Italia” , quindi in tutto le imprese avranno ben 453 milioni di euro .

Chi diceva che molti dei soldi della Ue non sarebbero stati destinati ai lavoratori e alla sanità aveva ragioni da vendere, ecco la dimostrazione lampante della subalternità del Governo ai dettami delle imprese.

L’importo massimo è di 15mila euro per le imprese fino a 9 dipendenti, 50mila euro per quelle da 10 a 50 dipendenti, e di 100mila euro per le aziende con oltre 50 addetti.

Vedremo nelle prossime settimane quali saranno gli effetti reali sulla salute e sicurezza dei lavoratori, molti dei quali si sono ammalati proprio nei luoghi di lavoro tenuti aperti contro ogni logica nelle settimane di contagio.

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