Un'arma di distrazione di massa: il caso Silvia Romano

Le armi di distrazione di massa sono una categoria di strumenti mediatici utilizzati  per deviare l'attenzione  dai problemi reali.

E' il caso della canea mediatica attorno alla cooperante che torna in Italia dopo quasi due anni di segregazione in Africa, ove era stata rapita da bande legate all'Isis.

La polemica riguarda la conversione della Romano all'Islam e il pagamento dell'Italia di un riscatto per la sua liberazione

Chi oggi invoca fermezza contro l'Isis non ha mosso foglia per difendere i Curdi dall'attacco sferrato dalla Turchia che annovera tra i suoi alleati alcune milizie islamiche, chi oggi chiede una lotta senza quartiere al terrorismo dovrebbe prima studiare e comprendere come sia stata proprio la Nato, in funzione anti siriana e anti Russa, a scegliere alleanze variabili. e sovente impresentabili.

Rimandiamo a Rainews per la denuncia delle milizie Kurde

http://www.rainews.it/dl/rainews/media/Esclusiva-Rainews-siria-soldati-curdi-Turchia-appoggia-Isis-1e9448f2-e18a-4f2d-bb01-67db2c371f09.html

La liberazione della Romano è avvenuta dopo il probabile pagamento di un riscatto e frutto della cooperazione dell'intelligence di Turchia ed Italia, Erdogan ha del resto sostituito l'Italia in Libia, nel Corno d'Africa in Medio Oriente.

Quale dovrebbe essere allora la politica estera italiana? E quali i rapporti tra Italia e Nato dalla quale appartiene la stessa Turchia?  Di questo non si parla, come non si parla dei Kurdi, della Nato, delle spese militari che sottraggono fondi alla sanità, sono argomenti tabu' da tempo, si discute invece della conversione all'Islam della Romano (la guerra santa contro l'Islam dei novelli crociati?) , in rete si diffondono innumerevoli nefandezze, perfino fotomontaggi hard della stessa Romano in compagnia di giovani  e avvenenti africani.

La canea vergognosa, per giorni scatenata, si prefigge i soliti obiettivi: deviare l'attenzione di massa dai problemi reali, dal ruolo dell'Italia nello scacchiere internazionale, dal ruolo della Nato, dallo scandalo appena esploso con militari della Marina indagati per avere organizzato un illecito contrabbando di sigarette dalla Libia (https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/05/14/nave-caprera-altri-due-ufficiali-indagati-nellinchiesta-sul-contrabbando-di-sigarette-dalla-libia-sospetti-su-altri-carichi-da-tripoli/5801171/)  dall'aumento delle spese militari fino al 2% del Pil quando invece, per anni, son mancati fondi  alla scuola, alla innovazione, agli ospedali.

Ancora piu' forte è il tentativo di deviare l'attenzione dalla crisi sanitaria, da quella economica, dalle famiglie che non arrivano a metà mese, dai contenuti della manovra economica appena licenziata, silenzio assoluto sulle reali condizioni di vita di operai, migranti, giovani e anziani.

Meglio allora rincoglionere la massa deviando l'attenzione sulla conversione all'Islam della Romano, sulla vestizione della stessa con abiti tipici delle donne musulmane, non una parola sulla politica estera italiana e sul ruolo della Nato nello scacchiere africano. Di questo meglio non parlare. Ecco perchè è preferibile voltare pagina e non dedicare altra riflessione a questo ignobile teatrino mediatico. Intanto ben tornata a Silvia Romano restituita alla vita della quale deciderà finalmente lei stessa.


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