No all'impunità dei padroni per i contagi da Coronavirus
I padroni provano ad ottenere la impuntà di massa, sono disposti a tutto per il ritiro della Circolare Inail che li chiama direttamente in causa per i contagi e le morti, di tanti lavoratori.
L'offensiva di Confindustria si prefigge un obiettivo, ossia non equiparare a infortunio e morte sul lavoro il contagio da coronavirus.
Tante aziende private, i mezzi di trasporto sono stati causa del contagio perchè sarebbe stato sufficiente chiudere ogni attività o dotare il personale di tutti i dpi adottando fin dai primi di Marzo norme semplici e chiare.
Ma il contagio è stato invece sottovalutato da molti, da chi per settimane non si è accorto della assenza di mascherine e guanti, di quanti non hanno distributo nelle rsa e negli ospedali i dpi necessari a tutelare la incolumità degli operatori.
Esistono allora responsabilità ben precise e il sistema imprenditoriale privato e pubblico non puo' ritenersi estraneo.
Su Il Sole 24 Ore si contesta che i contagi potrebbero essere avvenuti ovunque ma come la mettiamo con il fatto che tanti luoghi di lavoro siano rimasti aperti invece di essere subito chiusi? E cosa hanno da dire davanti alla assenza di dispositivi di protezione individuale?
Non si tratta di attribuire responsabilità all'attività lavorativa tout cort ma a quanti hanno deciso di mantenere aperte fabbriche, magazzini e aziende per salvaguardare i loro profitti, stesso discorso vale per quanti nelle Rsa o negli ospedali hanno ritardato la distribuzione di mascherine o fornendone alcune del tutto inefficaci.
I padroni vogliono impunità di massa e scongiurare che il contagio possa essere equiparato a infortunio \morte sul lavoro e cosi' inizia l'ennesimo vergognoso scaricabarile delle responsabilità, ad esempio dicono che la individuazione delle misure di contenimento e di prevenzione da adottare nei luoghi di lavoro spetta non a loro ma alle autorità sanitarie e alle autorità pubbliche. Ma in attesa di avere queste disposizioni managers pubblici e privati cosa hanno fatto? La responsabilità è dello Stato, allora lo Stato si prenda l'onere di statalizzare e socializzare i profitti, di requisire le proprietà private, di obbligare le aziende a far tornare in Italia i capitali esportati all'estero. Per anni sono stati sottratti fondi alla sanità, alla prevenzione, alla medicina preventiva e del lavoro, le responsabilità sono pubbliche ma queste scelte sono state caldeggiate dai privati che hanno ottenuto increbibili vantaggi economici da queste scelte.
E poi , in caso di statalizzazioni e ripubblicizzazioni, gli stessi padroni urlerebbero contro lo stato accentratore e dirigista mentre loro sono fautori della libertà dei mercati, quella libertà pronta a sacrificare le nostre vite al profitto.
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