Scuola: si fa presto a parlare di riapertura a Settembre....

Il discorso vale per tuttiu gli uffici pubblici, nessun Ente ha ancora predisposto la riorganizzazione degli uffici per rendere compatibile il lavoro con le norme anti contagi e parliamo della ridefinizione degli spazi, delle scrivanie e o postazioni di lavoro che siano, delle distanze e dei divisori agli sportelli. Nella scuola il problema è ancora piu' sentito per  .la capienza delle aule che non consente di ospitare in sicurezza alunni e lezioni.

Per farlo sarebbe necessario avere scuole piu' grandi, classi meso numerose, un numero adeguato di insegnanti.

Da qui la richiesta di molti per utilizzare spazi alternativi alle aule, all'aperto o al chiuso anche se solo un quinto degli istituti comprensivi presenta caratteristiche adeguate. Ancora peggio sono messi laboratori e  palestre, laddove ci sono, ragione per cui possiamo parlare, nel migliore dei casi, di un quarto delle scuole con caratteristiche tali da affrontare l'emeregenza. E le altre? Scontiamo anni di mancati investimenti nell'edilizia scolastica, risultato anche della Legge Del Rio che ha smantellato le Province che avevano tra le funzioni proprio la manutenzione di tante scuole.

E' quindi necessario ripensare non solo gli spazi ma anche il rapporto tra educatori e alunni, investire nella assunzione di personale e nella edilizia scolastica senza pensare a doppi e inutili turni o a soluzioni che alla fine penalizzeranno i figli delle classi sociali meno abbienti che hanno sofferto ritardi nell'apprendimento nei mesi della pandemia.

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