Riordinare le idee : il Governo in soccorso dei padroni. E' arrivato il momento delle scelte !

Tanto tuonò che piovve ? Non c'è da scherzare quando si parla di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, eppure dopo due giorni di polemiche sono arrivati i chiarimenti del Governo che rispondono positivamente ai desiderata Confindustriali.  Per chiamare in causa la proprietà di una azienda o i suoi managers non basta il contagio nei luoghi di lavoro ma serve dimostrare il dolo o la colpa.

Tradotto in altre parole, sarà sufficiente avere adottato un protocollo di sicurezza per esimere da colpe e responsabilità i padroni,  la strada è tutta in salita per i lavoratori, i contagi e le morti da Covid non chiameranno in causa direttamente i datori di lavoro se questi avranno nel frattempo adottato un protocollo magari sottoscritto dagli Rls e dalla RSU oltre ai sindacati complici.

Volete attribuire colpi ai datori di lavoro perchè siete accecati dall'odio di classe, è questa la ricorrente accusa lanciata da quanti vorrebbero tornare alla cosiddetta normalità e, come avvenuto nel caso dei crimini fascisti nel dopo guerra, porre la classica pietra tombale sulle responsabilità di morti e contagi da Coronavirus.

Non vogliamo trovare colpevoli per sete di vendetta,  la  ricerca di verità e giustizia passa inevitabilmente dalla individuazione delle responsabilità politiche e di quanti hanno tenuto aperte aziende e mezzi pubblici solo per la sete di profitti (la normalità del profitto appunto...), quei luoghi andavano semplicemente chiusi evitando la mobilità di migliaia di uomini e donne e il diffondersi del contagio.

In Parlamento alcuni deputati e senatori fanno a gara per presentare proposte salva managers pubblici e imprenditori,  rivendicano per loro stessi del resto una sorta di impunità di massa. Ma intanto chi andrà a spiegare alle famiglie dei morti che la morte dei loro cari è stata solo una mera fatalità?

L'Inail riscriverà la circolare del 3 Aprile, il risultato della campagna padronale per la loro impunità quasi certo produrrà gli effetti sperati ridefinendo i profili di rischio. Si tratta di riscrivere al Circolare dopo la prima versione pensata e redatta in piena emergenza? Una revisione dettata da approfondimenti legali e alla luce di ricerche e analisi epidemiologiche o piuttosto frutto di pressioni politiche per scongiurare l'esborso dalle casse statali di pensioni e risarcimenti?

Il Ministro del Lavoro ci ha già abituato in queste settimane a repentini cambi di linea, ricorderete infatti l'annuncio della riduzione dell'orario di lavoro  salvo poi far cadere la questione nel dimenticatoio, quindi che dallo stesso arrivi l'indicazione di rivedere la circolare Inail è l'ennesima dimostrazione di quanto detto e scritto sul Governo e sulla subalternità dello stesso non solo ai voleri padronali ma anche alle logiche del contenimento di spesa, alle regole di austerità.

Se il Governo naviga a vista i sindacati cosa intendono fare? Limitarsi a sottoscrivere protocolli e buone pratiche senza verificare la loro messa in pratica nella gestione degli spazi e nella organizzazione del lavoro?

In queste ore si capisce bene quali saranno gli scenari dei prossimi mesi, il Governo e i sindacati complici alleati e a fare fronte unico per arginare rabbia, proteste e indignazione, basterà avere adottato i protocolli di Governo e Sindacati per evitare ogni responsabilità civile  e penale? Allora qualcuno puo' dirci chi saranno i responsabili delle morti e dei contagi? Una tragica fatalità o la conseguenza di politiche liberiste?

Sullo sfondo la possibilità che rimettano mano alle norme giuslavoristiche e allo stesso testo 81, quello che all'indomani della sua approvazione venne già stravolto per evitare troppe sanzioni alle associazioni datoriali in caso di infortuni e morti sul lavoro. L'ennesimo colpo di spugna o iniziativa dai risvolti alquanto pericolosi?

Come giustificheranno l'apertura di aziende escluse dai protocolli Adecco? Saranno perseguiti gli impenditori o ne giustificheranno l'operato?

Le piccole  e medie aziende spingono per avere norme che impediscano di equiparare i contagi agli infortuni, le morti da Covid in morti sul lavoro, sarà assai difficile dimostrare la fondatezza di questa idea nel caso degli operatori sanitari, sarà invece facilmente applicabile nelle aziende private o anche negli Enti pubblici.

Le responsabilità datoriali, o dei dirigenti nella Pa, nel caso dei contagi, le responsabilità politiche  e dei managers rischiano di finire nel dimenticatoio , salvate da circolari e normative finalizzate a contenere le spese di risarcimento da una parte e la scrittura di Sentenze che facciano giurisprudenza per l'immediato futuro.

E di fronte alla santa alleanza del Profitto e del contenimento della spesa pubblica , noi cosa intendiamo fare?



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