Fase due e servizi educativi.....

Con l'ingresso nella fase 2 dell'emergenza sanitaria quello della riapertura dei nidi d'infanzia e dei centri estivi per la fascia 0-6 è un tema ormai di cruciale importanza: oltre al “Piano Infanzia” presentato dal Ministro Elena Bonetti al Comitato Tecnico/scientifico,  numerosi sono i contributi provenienti da Anci, Upi e Regioni; ciò nonostante in occasione dell'incontro del 7 Maggio tra l'Amministrazione e l'Rsu del Comune di Pisa alla richiesta di informazioni riguardante la riapertura dei servizi educativi la risposta è stata che non esiste al momento un piano di intervento e che si attendono "direttive nazionali".


Noi riteniamo, invece, che sia giunto il momento di iniziare una necessaria riflessione e un opportuno confronto anche e soprattutto con educatrici e insegnanti che meglio di chiunque altro possono contribuire alla difficile riorganizzazione dell'offerta alle famiglie.

Il personale educativo sta tuttora lavorando "a distanza" ripensando le modalità di relazione con bambini e genitori in modo da mantenere vivo e palpabile il senso di Comunità educante nonostante le difficoltà del periodo.


Ed è proprio la relazione che, in questa fascia d’età, è prevalentemente corporea,  ad apparire un problema complesso e delicato in un'ottica di riapertura dei servizi; difficile si preannuncia l’ accoglienza dei bambini senza l'ingresso (e la sosta) dei genitori nella struttura.


Il distanziamento sociale, le modalità e i requisiti di accesso, il rapporto numerico adulto/bambini e l'utilizzo dei dispositivi di sicurezza (con la ricaduta psicologica  sui bambini) sono le grandi questioni che  il settore educativo dovrà affrontare. Bisogna farlo per tempo. E bisogna farlo in una logica di condivisione e di collaborazione coinvolgendo, lo ribadiamo, le figure professionali che lavorano a diretto contatto con i bambini e che conoscono le caratteristiche degli spazi da riorganizzare.


Per questi e altri motivi riteniamo si debba aprire al più presto un confronto con l'Amministrazione  chiediamo pertanto l'apertura di un tavolo tecnico con i soggetti coinvolti.


RSU Comune di Pisa e OO.SS.

 

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