Tutelare l'interesse nazionale? A proposito della Via della Seta

Sulla stampa nazionale si continua a parlare della Via della Seta, lo si fa sovente senza mai entrare nel merito delle questioni o di riflesso. In queste ore la Lega si erge a difesa degli interessi Usa, e di Trump, il che dovrebbe indurre a riflettere sui sovranismi di carta di casa nostra, il Mov 5 Stelle continua a traccheggiare navigando (si fa per dire) a vista a tutela dei suoi spazi di potere nella compagine governativa sapendo bene che in caso di crisi e di nuove elezioni, perderebbero almeno un quarto del loro elettorato.

Vediamo allora alcune posizioni in campo, partendo da Confindustria che si erge ormai a paladina degli interessi della Ue prefigurando accordi non bilaterali (come quello Italia- Cina) ma in un'ottica multilaterale . E' evidente che il vero business oggi si giochi attorno alle infrastrutture e la paura dei padroni è di vedersi scippato l'affare con centinaia di appalti assai appetibili.   

Memorandum of understanding, come si chiama l'accordo Italia Cina è sconosciuto ai piu' ma non certo ai poteri economici e finanziari che contano. Quali sarebbero gli interessi da tutelare a favore delle imprese e dei lavoratori italiani? Ci risulta che molte aziende italiane siano state vendute a capitalisti stranieri da anni senza che mai Confindustria abbia sollevato obiezioni.

Allora si capisce bene quali siano gi interessi in gioco, ossia il controllo delle infrastrutture strategiche  ossia porti, aeroporti, ferrovie, la filiera della logistica che muove merci e persone.

L'Ue ha una strategia a riguardo della Cina? Ci piacerebbe saperlo visto che oggi la Cina  controlla la maggioranza di numerose infrastrutture strategiche non solo in Europa ma soprattutto in Africa e in alcune aree asiatiche, oppure troviamo la Cina tra i finanziatori, interessati, di queste opere e parliamo dello Stato cinese che ha il controllo su tutte le attività economiche piu' importanti.

Dopo la liberalizzazione del trasporto aereo e della gestione degli areoporti, voluta a livello Ue, fa forse paura la Cina? Sicuramente in gioco è la cosiddetta governance che per Confindustria deve restare in mano italiana ossia in mano alle multinazionali che contano del Bel Paese.

Ecco spiegate allora le ragioni del rinnovato nazionalismo che o sposa le tesi e gli interessi degli Usa (e in parte della Russia), oppure sposa gli interessi del capitalismo europeo. Il resto è solo fuffa, banale fuffa.

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