Contratto statali: : a cantar vittoria si fa presto

 Contratto statali: : a cantar vittoria si fa presto

 


Sottoscritta l’intesa sul contratto 2022/24 per i 193.851 dipendenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici (Inps, Inail e Aci), firma la Cisl ma non Cgil e Uil e questo di per sè è un dato storico sempre che non ci ripensino come accaduto anni fa con alcuni contratti del privato.
 
Ma i lavoratori e le lavoratrici quanti soldi vedranno ? Decisamente pochi e di gran lunga al di sotto del reale costo della vita se pensiamo che la inflazione è tre volte tanto degli aumenti contrattuali. E poi quasi la metà  dei soldi sono stati anticipati per il 2024 dalla super-indennità di vacanza contrattuale pagataa fine 2023, e parte sono stati erogati con la indennità di vacanza contrattuale, quella miseria di 12 euro mensili che permette di ritardare di 3 anni la firma dei contratti.
 
Un contratto costruito decisamente male nella logica imperante della austerità salariale (aumenti di gran lunga inferiori al potere di acquisto), le maggiori responsabilità destinate a pochi\e con indennità  fino a 3.500 euro all’anno rispetto agli attuali 2.600 euro
 
Progressioni in deroga, senza per altro criteri univoci e oggettivi, prolungati di un anno, spazi per i fondi della contrattazione decentrata per dare vita a trattative a dir poco discutibili se non perfino clientelari e comunque divisive 
E intanto il Governo fissa per il prossimo triennio, nella Legge di Bilancio, cifre addirittura minori con una economia per altro ferma e i salari in caduta libera. i Non facciamoci allora ingannare dalle cifre lorde o degli aumenti medi, quello che conta è quanto ci ritroveremo in busta paga e questi aumenti non compensano la perdita del potere di acquisto.  
 
E nessun investimento nei processi di innovazione tecnologica, qualche contentino (ma non per tutti\e) sullo smart working con il riconoscimento dei buoni pasto  per le giornate in lavoro agile, la promessa di una settimana di 4 giorni quando tutti sappiamo che gli uffici dovranno restare aperti 5 giorni e le ore contrattuali restano le stesse di prima. 
 
Per queste ragioni invitiamo lavoratori e lavoratrici a dire No a questo contratto senza risorse che non restituisce potere di acquisto e di contrattazione
 
Noi il 29 Novembre scioperiamo

Cub Pisa
 

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