Militarizzazioni dei territori ed economia di guerra. Da Radio Blackout
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frittura mista|radio fabbrica 5/11/2024 – Radio Blackout 105.25FM
Il terzo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia Di Federico Giusti della redazione del blog delegati-lavoratori-indipendenti-pisa sul potenziamento dell’area dei Navicelli, a Pisa, ai fini di guerra ossia il trasporto di armi via acqua dalla base Usa di Camp Darby che è la più grande base militare logistica fuori dagli Stati Uniti. In un comunicato del Comitato No Camp Darby si legge: …”È l’unico luogo in Italia in cui è possibile gestire quantità illimitate di esplosivo. Il carico viene trasbordato in modo efficiente dalla nave alla nave e viceversa, sotto gli occhi vigili delle motovedette dei Carabinieri. A chi chiedeva settimane or sono notizia del trasporto di armi sul territorio pisano è stato risposto menzionando il codice penale italiano che vieta la diffusione di notizie riservate per la sicurezza nazionale e condanna con anni di carcere chi le diffonda o ne sia semplicemente a conoscenza.
Nessuna richiesta di chiarimenti sul trasporto di armi Usa, o Nato, sui nostri territori, potrà essere accolta per la sicurezza nazionale nel nome della quale i cittadini devono arrendersi alla ineluttabilità della guerra. Sudditi e non cittadini in un paese la cui Costituzione in teoria parla ancora di ripudio della guerra. Dopo sei anni di lavori, con la partecipazione attiva degli Enti locali, la base di Camp Darby sul territorio tra Pisa e Livorno vede completati i lavori che permetteranno il trasporto di armi via acqua e via ferrovia anche in dispregio di un ordine del giorno di venti anni fa con il quale il Consiglio Comunale di Pisa richiedeva un uso civile e non militare della macchia mediterranea tra i due comuni. E in un momento storico in cui crescono le spese militari e il ricorso alla guerra viene considerato nevralgico per gli interessi nazionali e internazionali, questa situazione suona come campanello di allarme, i processi di militarizzazione dei territori e il loro uso a fini di guerra è ormai una realtà e per chi vi si opporrà si spalancheranno le porte del carcere come previsto anche dal ddl 1660 in corso di discussione al Senato.” Con Federico abbiamo approfondito anche sui contenuti dell’articolo del blog
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