igiene ambientale: appello dei lavoratori contro la intesa


ripartiamo da noi
a seguire l'appello che sta girando nei posti di lavoro per raccogliere adesioni contro la intesa contrattuale per le aziende pubbliche dell'igiene ambientale
Un appello dal basso, scritto a piu' mani dai delegati e dai lavoratori dell'igiene ambientale finalizzato a due obiettivi
costruire in ogni azienda i comitati per il no
aggregare lavoratori e lavoratrici a prescindere dalla tessera sindacale per impedire la firma di un accordo tra i peggiori prodotti negli ultimi anni, accordo che farà da scuola per l'igiene ambientale privata e lo stesso pubblico impiego


    IGIENE AMBIENTALE: DICIAMO NO ALL’IPOTESI DI ACCORDO  

Ci rivolgiamo ai lavoratori dell'igiene ambientale  con  o senza tessera sindacale , ci rivolgiamo a quanti in questi mesi hanno lottato scioperando e bloccando il lavoro straordinario pur di vedere rinnovato il proprio contratto e riacquisatare salario, diritti e dignità.

Dopo due giornate di sciopero ed altre due previste per metà luglio, il 10 luglio, cgil cisl uil fiadel accettano le condizioni di Utilitalia.

Non ci siamo mobilitati per un contratto nazionale peggiorativo, non per aumentare di due ore l'orario settimanale ,da 36 a 38, in cambio di poche ore di permesso a parità di salario dal 1 gennaio 2017  

Questa intesa se non viene rigettata dai lavoratori/trici nelle assemblee e nelle consultazioni certificate rischia di essere presa come modello nazionale per altri rinnovi di contratti e peggiorare le nostre condizioni di lavoro

Non possiamo accettare:

  • Un nuovo livello chiamato “S” nei fatti un salario di ingresso da poter sfruttare per potenziali nuovi assunti.

  • Un “ampliamento ed una armonizzazione” dei livelli tra primo e secondo senza che questo porti benefici  ma al contrario più lavoro e responsabilità a costo zero.
  • che i tempi per il cambio divisa siano in aggiunta alle 38 ore

  • Malattia: c’è il chiaro intento di rivedere in peggio la disciplina delle “malattie brevi” per solo ridurre i costi aziendali.

  • Dopo le pressioni di Utilitalia per rivedere le normative inerenti il diritto di sciopero c’è il chiaro impegno a limitarne l’uso e l’azione 

  • Introduzione del decreto Madia non ancora legge nel nostro contratto dove oltre a prevedere il licenziamento individuale è prevista anche la privatizzazione  di Acqua, luce Gas, Trasporti ed aziende di Igiene Ambientale.

  • La riduzione del costo degli straordinari

  • 70 euro lordi in tre anni sono una miseria

  • 200 euro lordi di arretrati non parametrati divisi in due trance al posto degli arretrati contrattuali

Rifiutiamo questa intesa, vogliamo aumenti salariali che restituiscano il potere di acquisto perduto in tutti questi anni, non vogliamo che il nostro contratto venga usato come esempio e  al ribasso per altri contratti.
Non vogliamo tornare indietro di anni con questa intesa sottoscritta da cgil cisl uil fiadel.


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