Oggi presidio alla stazione Fs di Pisa

Altra strage ferroviaria annunciata: 23 morti e 50 feriti
La nostra solidarietà e vicinanza ai familiari delle Vittime


La tragedia del 12 luglio in Puglia è stata una strage annunciata per aver imposto sistemi e condizioni di lavoro d'altri tempi. Hanno perso la vita pendolari, studenti, lavoratori, perché ritenuti cittadini e cittadine di serie B che possono anche morire tanto con buone assicurazioni si paga ... Questo dicono sfacciatamente i lorsignori!

Ad ogni strage, si assiste a rituali lacrime di coccodrillo, all'ennesima apertura di inchieste, a stantii ipocriti appelli per l'accertamento delle responsabilità.

La verità è chiara: una politica di abbandono della sicurezza per aumentare profitti ed interessi di pochi a danno di molti. I pendolari viaggiano in condizioni indecenti e rischiose. E' ancora più grave che simile trattamento sia riservato a chi utilizza il treno per studiare, lavorare e visitare il paese su treni meno costosi.

Sull'Alta velocità, invece, meno insicurezza e maggiori comfort; sui treni regionali e dei pendolari sicurezza a rischio, enormi disagi e … morte. La stessa, provocata dal treno-bomba di Gpl che il 29 giugno 2009 a Viareggio causò la morte di 32 persone (e gravissimi ustionati) che abitavano nelle proprie case.

La strage in Puglia, pari a tante altre (Val Venosta, Viareggio, Crevalcore, Rometta Marea, Piacenza …), è figlia dei processi di ristrutturazione, liberalizzazione, privatizzazione e societarizzazione, di questi anni, istituiti sull'altare del profitto e del "dio danaro". La vita di ferrovieri, pendolari, viaggiatori, cittadini, è totalmente ed assolutamente subordinata a tali interessi.

Tagli al personale, alla manutenzione, agente unico, soppressione di officine e presìdi, cancellazione di elementari norme sulla sicurezza, è la ricetta per stare sul mercato.
La politica di abbandono sulla sicurezza è l' ERRORE DISUMANO!

Non ribellarsi a questo stato di cose è l'ERRORE UMANO!


29 luglio 2016 Coordinamento provinciale lavoratori e lavoratrici - Pisa





[Nel retro, il volantino diffuso al Tribunale di Firenze il 20 luglio]
Contro sentenze di servizio a padroni e manager di Stato
Per la sicurezza ed il diritto di espressione


A 2 anni dalla sentenza d'"Appello" contro Riccardo Antonini siamo al Tribunale di Firenze, a ricordare la gravità di quello che è stato commesso: una 'sentenza' che offende le 32 Vittime di Viareggio!


4 giugno 2013 il giudice del lavoro del Tribunale di Lucca, dott. Luigi Nannipieri, conferma il licenziamento di Riccardo. Una sentenza dalla parte sbagliata: dalla parte dell’imputato cav. Moretti, il quale anziché garantire la sicurezza di cui c'era e c’è bisogno in ferrovia, ha continuato a ripetere che in ferrovia "non esiste un problema sicurezza". Nei suoi 8 anni di Ad delle ferrovie (2006-2014), sui binari hanno perso la vita 56 lavoratori: una Vittima ogni due mesi!

Una sentenza complice con chi sacrifica la vita dei lavoratori sull’altare del profitto e che, oggettivamente, istiga datori di lavoro e manager a penalizzare la salute e la sicurezza. Oltre al fatto gravissimo che costringe lavoratori e delegati Rls a non denunciare la mancanza di sicurezza e di salute per non subire intimidazioni, minacce, ricatti … fino al licenziamento!



Nel 2014, il cav Moretti è stato promosso Ad di Finmeccanica dal governo Renzi, passando da uno "stipendio" di 900mila euri ad uno di 2.300.000 euri!

Il 17 luglio 2014 la sentenza-vergogna di Lucca viene confermata dal collegio della Corte di Appello di Firenze, sezione Lavoro, giudice/presidente, dott. Giovanni Bronzini, con i giudici/consiglieri dottori Gaetano Schiavone e Simonetta Liscio. Il dott. Bronzini tiene per sé l’impugnazione presentata, avocandola a sé, in qualità di presidente del Tribunale. Nelle mani di altri giudici, vi era il rischio che fosse giudicata favorevole a Riccardo? Meglio non rischiare: superiori … e Moretti potrebbero risentirsi. Così, il sig. Bronzini se la tiene stretta e con Ordinanza la respinge applicando l’art.348 bis c.p.c.: "l’impugnazione è dichiarata inammissibile dal giudice competente quando non ha una ragionevole probabilità di essere accolta". Un’ordinanza di due paginette che falsifica la realtà.


Rivendichiamo il diritto/dovere a denunciare la sentenza-vergogna. A chi ci ricorda che oramai il misfatto è consumato, rispondiamo con la denuncia e la mobilitazione.
L'unica lotta persa è quella che si abbandona!





NO alla prescrizione per Viareggio! Giustizia per Viareggio!
- Assemblea 29 giugno - Associazione familiari delle Vittime del 29 giugno 2009

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