L'ECONOMIA EUROPEA RALLENTA SOTTO LA SCURE DELL'AUSTERITà

L’economia mondiale sta rallentando, se gli Usa non se la passano bene di certo l’Europa è nei guai,  l’inflazione scende sempre piu',  le banche centrali  stanno pensando a soluzioni  cosiddette espansive, insomma la finanza interviene per promuovere la circolazione di capitali e l'acquisto  di titoli di Stato nonostante gli stessi ormai abbiano tassi di interesse ai minimi storici.
 La crisi è globale   i consumi sono sempre piu' contratti, le aspettative di vita sono di anno in anno sempre piu' negative  specie negli Usa
 I titoli di stato diventano cosi' un approdo e  le banche centrali interverranno per stimolare  l'economia capitalista, o meglio per garantirle una fittizia ripresa.

Infatti leggiamo su Il sole 24 ore

 La Banca centrale del Giappone - pensa il mercato - varerà presto nuove manovre espansive, per dare una mano alla politica iper-aggressiva del primo ministro Abe che ha appena consolidato la sua leadership alle elezioni. La Bank of England interverrà (lo danno tutti per scontato) molto presto. La Bce potrebbe presto ritoccare il quantitative easing. E la Federal Reserve Usa - è convinto il mercato - non alzerà i tassi per molto tempo. Poco importa se le manovre delle banche centrali producano sempre meno effetti “reali” sull’economia: agli investitori interessano soprattutto gli effetti finanziari. E sui titoli di Stato sono diretti: più le banche centrali tagliano i tassi o aumentano gli acquisti di bond governativi, più i loro prezzi salgono e i rendimenti scendono. Insomma: più il ritratto di Dorian Gray diventa brutto, cioè la realtà peggiora, più i titoli di Stato appaiono appetibili e gustosi. Ma è un mondo assurdo, questa è la verità.

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