Guerra, Trump e manipolazione dei media



Sicuramente non sarebbe la prima volta che una falsa notizia scatena un conflitto bellico

Un antico storico greco parlava di cause reali e cause apparenti alla base della guerra, cause apparenti gettate in pasto all'opinione pubblica per manipolarne il consenso.

Alcuni analisti nutrono seri dubbi sull'uso delle armi chimiche da parte di Assad in Siria, non che Assad non le abbia usate nel passto (contro i Kurdi e i Comunisti) ma in quel caso nessuno si era indignato

L'opposizione ad Assad è una creatura di Turchia, Arabia Saudita e Usa, nel corso del tempo da questa opposizione si sono staccati anche gruppi poi confluiti nell'Isis.

La distruzione della Siria era fondamentale per i disegni strategici della Nato e di Israele, il sostegno accordato alla Siria da Iran, Russia e dalle brigate di solidarietà provenienti dal Libano ha decisamente cambiato i piani Usa rincoquistando i 4\5 del territorio nazionale.

I Kurdi a loro volta hanno liberato intere regioni dalla occupazione dell'Isis a costo di ingenti perdite

Nel momento di massima debolezza degli Usa e di maggiore forza della coalizione siriana che senso avrebbe avuto utilizzare, da parte di Assad , delle armi chimiche?


Due navi da guerra statunitensi, una delle quali con base operativa in Italia, hanno attaccato la base siriana di Shayrat lanciando missili da crociera Tomahawk.  

L’operazione ha avuto il sostegno anche della base aeronavale Usa di Sigonella e dalla stazione di Niscemi del sistema statunitense Muos di trasmissioni navali.

L’Italia non puo' asserire di essere estranea a questo conflitto, il nostro paese continua ad avere un ruolo nevralgico con le basi militari che ospita sul proprio territorio e dalle quali partono attacchi di vario tipo, oggi più che mai siamo il trampolino di lancio delle aggressioni militari Usa e Nato dal Mediterraneo al Medio Oriente.

Gli Stati Uniti e gli alleati europei della Nato sono i principali responsabili di una situazione catastrofica scaturita non solo dagli attacchi alla Siria ma dalla disgregazione di alcuni stati, dopo la Siria ricordiamo la cancellazione della Libia oggi in preda a guerre civili tra bande, ciascuna delle quali finanziata da un paese alleato Usa

La disarticolazione di alcuni stati nazionali (Siria, Libia), come già accaduto con Afganistan e Iraq, ha provocato una situazione di grande instabilità creando le condizioni per la nascita di un nuovo fondamentalismo

Senza prendere le parti di Assad possiamo asserire e senza tmore di smentita che questo attacco chimico puzza di montatura, la Siria di Assad ha tutto da perdere proprio ora che stava per essere aperto il negoziato per mettere fine alla guerra, proprio ora che ha riconquistato quasi il 90% del suo territorio .

E tutte le volte che Turchia e Siria hanno usato armi chimiche contro i Kurdi dove erano Usa e Nato?

E poi ci sono prove tangibili che i cosiddetti «ribelli» siano in possesso di armi chimiche (di produzione occidentale) che avrebbero già usato e di cui in rete si trovano varie testimonianze.

Il Presidente Trump è alle prese con la sua prima crisi, le sue decisioni vengono avversate negli Usa anche da settori industriali e politici che ne hanno sostenuto la candidatura alle elezioni, è evidente che il neokeynesismo di guerra, il ricorso alla guerra per far riprendere l'economia nazionale e ritrovare a quella unità interna smarrita negli ultimi mesi rappresentano una vera ancora di salvataggio per un Presidente che ogni giorno cambia opinione ma non ha esitato ad ordinare l’attacco missilistico alla base governativa siriana sapendo che ne avrebbe tratto giovamento.

In questa situazione confusa, che possiamo fare?

Restare semplici spettatori alla tv, parteggiare per gli uni o per gli altri come se fossimo in uno stadio di calcio?

Da ormai 30 anni parliamo dell'Italia che ripudia la guerra ma cio' non ha impedito ai Governi italiani di appoggiare le esclations belliche Usa e Nato.

Di sicuro il nostro paese è sempre piu' interessato a basi militari Usa e Nato dalle quali partono poi gli attacchi e dentro cui si mettono a punto strategie che vanno chiamate con il loro nome: imperialiste.

Riprendere la mobilitazione antimilitarista e contro la Nato ci sembra la sola risposta credibile per dare fondatezza al comune sentire contro la guerra senza fermarsi ad un irenismo idiota e improduttivo.

Se l'Italia vuole ripudiare la guerra, si inizi a osteggiare quelle basi militari Usa e Nato nate apposta per i conflitti armati , quelle basi dislocate sul tettorio italiano nel silenzio assenso di quasi tutti i partiti e i movimenti politici.
Analogo discorso va fatto per il sindacato che tanti anni fa risulto' determinante, parliamo del dopo guerra, nelle lotte pacifiste e antimilitariste.

Oggi, anno 2017, la parola d'ordine fuori l'Italia dalla Nato e la Nato dall'Italia è piu' che mai attuale e necessaria sempre che si voglia ripudiare la guerra. Il resto sono solo parole da tifosi televisivi o da inconcludenti chiaccheroni

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