Rinnovo dell’appalto pulizie al comune di Pisa: non un’ora di meno



Nelle ultime settimane, nel corso di varie sedute della commissione consiliare, si è discusso ripetutamente del rinnovo dell'appalto delle pulizie, la cui scadenza è prevista per fine agosto 2017. Abbiamo iniziato con mesi di anticipo la campagna "Rinnovo a parità di salario e di ore", perché le notizie provenienti da altri appalti non sono rassicuranti e fanno intendere che nonostante le promesse e le dichiarazioni di intenti, le lavoratrici corrano il rischio di ritrovarsi con una diversa organizzazione del servizio che giustificherebbe la riduzione di ore e la perdita salariale.

Pensiamo che i consiglieri comunali non possano limitarsi ad ascoltare, ma debbano invece assumersi direttamente l’onere della tutela delle lavoratrici negli appalti comunali.

Quindi,  ben venga un atto di indirizzo del consiglio comunale, un atto di indirizzo non generico ma con alcuni punti fermi, non prima di avere affrontato le questioni inerenti la gestione del servizio pulizia negli ultimi anni.

Il fatto che non esista alcuna relazione scritta sul monitoraggio eseguito da parte del Comune la dice lunga sulla mera formalità dei controlli eseguiti dagli uffici competenti, che poi sono gli stessi ad avere proposto, anni fa, un progetto incentivante per il personale comunale con il compito di controllare le lavoratrici delle pulizie e i servizi effettuati.

Non siamo soddisfatti della relazione  in commissione del dirigente comunale preposto al controllo,  insoddisfatti di come siano stati effettuati i controlli e le verifiche basate sul solo rapporto degli uffici con la referente ATI e mai andando a verificare come operano le lavoratrici, con quali ordini di servizio, con quali orari e con quanti organici.

Ben vengano i controlli ma  non siano quelli formali e di poca sostanza (per esempio  verificare  l’orario di entrata in servizio delle operaie),  si controlli quindi l’organizzazione e lo svolgimento dei lavori che la ditta nell’arco dei dodici mesi deve svolgere per capitolato, si appuri se gli organici sono adeguati.

Il DUVRI (Documento unico per la valutazione dei rischi da interferenze)  la dice lunga in quanto, in particolare nel palazzo comunale, interferenze tra personale della ditta e quello del comune, sono all’ordine del giorno con un via vai di persone presenti anche dopo la chiusura del palazzo comunale e costringendo le lavoratrici a fare i doppi turni per pulire il palazzo.
Alla luce di quanto scritto ci chiediamo: “Negli ultimi anni ci sono stati dei cambiamenti di gestione e organizzazione?” A questa domanda  ci piacerebbe seguisse una risposta dai dirigenti con relativa analisi sui cambiamenti effettuati che a nostro avviso non hanno prodotto risultati sempre positivi (anzi…).

Non siamo soddisfatti dal fatto che un resoconto particolareggiato delle spese relativo all'appalto non esista, per esempio, vorremmo capire quanto incida il costo della forza lavoro sui costi totali, l'ammontare delle spese relative alla sicurezza e alla formazione.ù
Ci chiediamo allora come sia possibile che il monitoraggio degli uffici comunali non registri problematicità, che le singole lavoratrici comunali e degli appalti potrebbero evidenziare in un batter d'occhio.

E' scontato inserire la clausola sociale per la conservazione dei posti di lavoro come previsto dall'art. 50 dlgs 50/2016 . Ci piacerebbe sapere se rientriamo tra i servizi cosiddetti ad alta intensità di manodopera , con il costo della stessa pari almeno al 50 per cento dell'importo totale del contratto, ci piacerebbe che l'amministrazione comunale, con gli uffici competenti, stabilisse insieme alle clausole sociali una soglia di organico sotto la quale non andare.

Infine sarebbe di vitale importanza fare chiarezza sull'acquisto del pacchetto Consip, perché il Comune di Pisa acquisti il più scadente, ma integri con ulteriori fondi (che non possono essere gli stessi di anni fa visto che il costo del lavoro e della vita sarà pur cresciuto per quanto di poco...).

Da parte nostra la piena disponibilità al confronto ma nella chiarezza degli intenti che per noi resta prioritaria a tutela delle lavoratrici degli appalti.

Le nostre proposte sono le seguenti:

- un monitoraggio reale dei servizi effettuati istituendo l'obbligo per ogni ufficio comunale di redigere un report annuale annotando criticità, interventi da effettuare\effettuati, segnalazioni;
- l'incremento delle risorse destinate al futuro appalto con un capitolato costruito sugli effettivi fabbisogni. Sia anche previsto un corretto sistema di relazioni sindacali a partire dal rispetto del contratto nazionale e da un accordo di secondo livello,che oggi non esiste per le lavoratrici degli appalti al contrario di quelli/lle comunali;
- chiarezza sul servizio portierato che dovrebbe essere parte integrante del nuovo appalto di pulizie vista la volontà dell'amministrazione,  per altro mai resa pubblica e discussa con il sindacato, di esternalizzare buona parte  dell’attuale servizio cerimoniale\portierato. Per le funzioni di portierato chiediamo che si dia priorità di scelta al personale che ha effettuato servizi gravosi come quelle delle pulizie
- acquisto del pacchetto Consip migliore con incremento delle risorse destinate.

-  infine sarebbe opportuno che tutti gli uffici comunali e le partecipate usufruissero della stessa ditta di pulizie, in modo tale da effettuare un unico sistema di controllo e scongiurare che attraverso lo spezzatino degli appalti possono aggiudicarsi la gara, come già successo nel sistema degli appalti, qualche azienda di dubbia serietà che non paga con regolarità il personale e costituisce un fattore di ulteriore precarietà per lavoratrici con poco salario e scarse tutele.

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