Se la guerra parte dalla Toscana, tu che fai per non esserne complice?

Se la guerra parte dalla Toscana, tu che fai per non esserne complice?


Forse i consiglieri comunali hanno dimenticato di avere sottoscritto, anni fa, un ordine del giorno per la riconversione a fini non militari della base Usa di Camp Darby, è bene ricordarlo soprattutto ora che da Pisa e Livorno partono i rifornimenti per le aggressioni Usa Nato.

Infatti

dal porto di Livorno partono le navi militari e quelle di proprietà privata ma con bandiera ed equipaggio Usa incaricate del trasporto di armi, truppe ed equipaggiamenti per le truppe
Il porto di Livorno è collegato a Camp Darby che rifornisce le forze terrestri e aeree Usa nell’area mediterranea, mediorientale, africana . E’ l’unico sito dell’esercito Usa in cui le armi sono insieme alle munizioni: nei suoi 125 bunker trovi equipaggiamento di due battaglioni corazzati e due di fanteria meccanizzata, enormi quantità di bombe e missili per aerei, insieme ai «kit di montaggio» per costruire rapidamente aeroporti in zone di guerra.
Questi e altri materiali bellici possono essere rapidamente inviati in zona di operazione e non solo dal porto di Livorno, collegato alla base dal Canale dei Navicelli recentemente allargato con i soldi pubblici, ma anche dall’aeroporto militare di Pisa che ha destinato un 'area solo a queste operazioni. Da Pisa sono partite le bombe usate nelle guerre contro l’Iraq, la Jugoslavia e la Libia.

Sempre nei giorni scorsi alcune navi da guerra Nato hanno attraccato all'Isola d'Elba.

La Toscana è ancora una volta zona di guerra, da qui partono i rifornimenti militari a Usa e Nato per le loro guerre.

Chi tace acconsente, noi non vogliamo essere complici delle guerre Nato e Usa alimentate anche con l'utilizzo del terrorismo (come accade in Siria nelle ultime settimane) per mantenere il controllo dei territori.

Rompiamo il silenzio assenso della stragrande maggioranza dei sindacati e dei gruppi politici assuefatti alla guerra e alla militarizzazione dei territori.

Basta utilizzare i nostri territori a fini di guerra, basta impegnare i soldi pubblici per opere che fanno arricchire i privati o sono funzionali a disegni di guerra come il potenziamento dei Navicelli richiesto per anni dalle amministrazioni Usa

La Toscana non sia zona  nevralgica per le operazioni militari nè terra di deportazione dei migranti. il 25 aprile è vicino, una nuova Resistenza si rende necessaria: liberiamoci dalle basi Usa e Nato. dalla sudditanza dei Governi Italiani alle spese militari

Sindacato generale di base Pisa
Delegati lavoratori indipendenti Pisa


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