Ferie solidali?
L'ultima tornata contrattuale, quella del2016-2018 visto che da tre anni i contratti pubblici attendono il rinnovo, è intervenuta sulle ferie solidali. Questo strumento per noi resta un boomerang perchè in casi di necessità dovrebbe essere il datore di lavoro a garantire giorni supplementari oltre a ferie e permessi previsti dal cnnl e dalle normative di leggi vigenti.
Non è in dubbio la solidarietà verso colleghi\e alle prese con problemi di salute o bisognosi di prestare cure ai familiari, resta il fatto che un onere a carico dei datori di lavoro viene scaricato invece sulle lavoratrici e sui lavoratori.
L'istituto delle «ferie e risposi
solidali», prevista in attuazione dell'articolo 24 del decreto
legislativo 151/2015 (Jobs act), prevede la possibilità di cedere ferie e riposi a colleghi, quel jobs act che ha cancellato diritti e tutele a favore solo delle associazioni datoriali , cosi' il dipendente può "presentare specifica istanza
all'Amministrazione, reiterabile, di utilizzo di ferie e giornate di
riposo per una misura massima di 30 giorni per ciascuna domanda.
Ke ferie solidali sono parte integrante, nel privato, del welfare aziendale che viene sovente presentato come conquista quando invece scambia salario con bonus che convengono alle imprese e non sempre alla forza lavoro.
I diritti diventano una sorta di buonismo, lo Stato potrebbe intervenire direttamente con dei prepensionamenti ma invece ha preferito scaricare sui lavoratori il problema. eludendo cosi' diritti fondamentali ridotti al rango di beneficenza. E cosi' la solidarietà viene espressa rinunciando a diritti come quelli alle ferie, ecco la sostanza del problema
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