Basterà controllare la inflazione per uscire dalla Crisi? La linea intrapresa dalla Ue...

 Per difendere l'egemonia della valuta si è disposti a scatenare anche un conflitto planetario, potremmo così riassumere la strategia di Washington che dopo il conflitto in Ucraina sta  ora accerchiando la Cina tra ingenti quantitativi di armi inviate a Filippine, Corea del Sud e Australia e e le solite esercitazioni militari in grande stile.



Non sappiamo sia veritiera, ma sicuramente probabile, la preoccupazione Usa e Ue verso i Brics per l' eventuale coniazione di una moneta alternativa al dollaro e all'euro e, senza timore di smentita, possiamo asserire che la campagna anticinese è in parte mossa dal diffondersi dello Yuan in Africa e in altre aree del globo.

La Banca centrale europea nel frattempo ha aumentato i tassi di interesse  di mezzo punto percentuale e all'orizzonte si intravedono altri interventi che spazieranno dai titoli a una ulteriore crescita dei tassi per fronteggiare la crisi economica e il caro tariffe.

Per lustri la Ue ha basato la propria politica economica su bassi tassi di interessi e  in anni recenti sul quantitative easing, sull'acquisto di titoli analoghi a quelli in scadenza salvo poi trovarsi con troppi titoli nel portafoglio ed optare per una contrazione degli stessi.

Anche le politiche monetarie Usa sono caratterizzate dall'aumento dei tassi di interesse ma rispetto alla Ue mostrano minore attenzione al debito e alla spirale dei prezzi.

Come spiegare l’aumento del tasso di interesse ? E l'aumento dei tassi di interesse ha qualcosa a che vedere con la ripresa dell'inflazione ?

E cosa è accaduto negli anni ottanta quando la inflazione era decisamente più alta di oggi?

La Ue è davanti ad un bivio: contenere la inflazione o intervenire con aiuti pubblici a sostegno della economia, in un caso e nell'altro dovrà rivedere parte delle politiche finanziarie della BCE.

Una soluzione di compromesso è all'orizzonte, da una parte far rispettare gli equilibri di bilancio ripristinando le regole sospese nella pandemia, dall'altra rivederne alcuni parametri che rispettati alla lettera creerebbero problemi alla domanda e all'economia in generale.

Il contenimento dell'inflazione diventa determinante anche per sottrarsi a richieste di crescita salariale con il potere di acquisto contratto in ogni paese Ue e il vento delle proteste che ha ripreso a soffiare in alcune nazioni con una certa energia.

La Ue  alla fine si attesterà sulla difesa delle regole, pur allentate, di Maastricht sapendo che l'aumento della inflazione avrebbe un effetto devastante sulla tenuta sociale di alcuni paesi alimentando conflitti di piazza e la spirale tra prezzi e salari

Da dimostrare invece che la scelta antiinflazionistica sia sufficiente a preservare la Ue dalla crisi specie con il perdurare della guerra in Ucraina. E qualche ragionevole dubbio emerge dalle scelte dell'alleato competitore Usa che invece ha intrapreso la strada del finanziamento pubblico alle imprese dentro politiche destinate a far crescere la inflazione e il debito.

Il documento ufficiale di Banca Europea, il 2 Febbraio scorso,  non ammette dubbi ribadendo la volontà della Ue di acquistare meno titoli, di aumentare il tasso di interesse per contenere l'inflazione. 


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