Dietrologie securitarie sullo sciopero della fame di Cospito

 Secondo alcuni autorevoli intellettuali la Mafia userebbe Cospito per eliminare il 41 bis. 



Non possiamo negare che tra i beneficiari di un eventuale abrogazione del 41 bis potrebbero esserci anche detenuti della criminalità organizzata ma da qui a pensare a una strategia di ricatto verso lo Stato, utilizzando lo sciopero della fame di un detenuto politico, corre grande differenza.

A destinare Cospito in un carcere di mafiosi non sono stati certo gli anarchici come sempre gli anarchici non sono tra quanti  hanno indirizzato la politica del Governo verso le norme anti rave o a favore dell'aumento delle spese militari  o verso la gestione ben nota sulle intercettazioni.

In questa dolorosa vicenda dello sciopero della fame di Cospito si è persa per strada la ragione e l'intelligenza se continuiamo a pensare a regie occulte e a dietrologismi vari per non fare i conti con la odierna situazione carceraria.

Un tempo la sinistra era contraria all'ergastolo, ostativo e non, si muoveva, non senza contraddizioni, per applicare la Costituzione e quell'articolo per il quale " la pena è personale, non può consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e mira alla rieducazione del condannato. In tal senso, la detenzione in carcere consiste in una misura punitiva che sanziona il reato commesso, alla quale però deve accompagnarsi sempre l’ aspetto rieducativo".

Oggi invece la sinistra invoca la Costituzione solo quando non ha argomenti (e quasi mai li ha) e lo fa con una parzialità tanto preoccupante da finire tra i fautori del securitarismo.


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