PNRR? Il cavallo di Troia per i servizi pubblici?
Nei prossimi anni gli Enti pubblici che attueranno il PNRR potranno superare il limite del salario accessorio incrementando le risorse variabili del fondo della Produttività fino, e non oltre, il 5% della parte stabile. E' quanto scritto dal decreto del Consiglio dei Ministri sulle norme di attuazione del PNRR.
Per completezza si rimanda al testo Microsoft Word - BozzaDlPnrr.docx (24o.it)
Due sono le considerazioni necessarie, la prima che l'attuazione del PNRR diventa dirimente per gli Enti locali, chi ne resta fuori sarà penalizzato e con l'Ente anche il personale. La seconda considerazione riguarda la premialità di Enti che riusciranno a conquistare fondi europei e lavorare per la loro realizzazione, magari anche a discapito dei servizi pubblici. La straordinarietà vince insomma sull'ordinaria amministrazione e anche sulla centralità dei servizi tradizionali da erogare alla cittadinanza.
E così facendo l'Ente pubblico opererà alla stessa stregua di una azienda privata alla ricerca di fondi e finanziamenti venendo meno ai principi cardini di quella che un tempo definivamo Pubblica amministrazione.
Particolarmente insidiosa la premialità per i dipendenti che potranno beneficiare di risorse variabili maggiori partecipando alla realizzazione del PNRR, gli Enti proprio per accrescere la produttività e le mansioni esigibili potranno far leva su questa norma che poi si tradurrà in cifre irrisorie.
Ma il principio della deroga ai tetti sul salario vale se si partecipa al PNRR mentre non viene applicato ad esempio per accrescere la spesa sanitaria e assumere personale per mandare avanti gli ospedali.
Si prefigura allora una sorta di ricatto ossia: vuoi aumentare le risorse decentrate? Se la risposta è affermativa il tuo Ente deve partecipare al PNRR e questi progetti si aggiungeranno a tutti i servizi ordinari che dovrai comunque garantire.
La fatidica maggiore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa non è funzionale ai fondi europei , se alcune deroghe saranno proponibili lo siano almeno per garantire l'erogazione dei servizi pubblici e non per progetti a tempo finalizzati a reperire fondi europei
Gli enti interessati alla deroga dovranno a loro volta possedere dei requisiti, e sono proprio questi requisiti a suscitare ulteriori perplessità da parte nostra.
Sarà necessario il pareggio di bilancio, pagamenti non in ritardo e una incidenza del salario accessorio pari o inferiore all' 8% del totale della spesa del personale . Non basta allora essere una amministrazione efficiente, se vuoi incrementare il salario accessorio dei tuoi dipendenti dovrai non avere debiti, pagamenti in ordine e una spesa personale già bassa soprattutto per quella parte legata al salario variabile.
Alla luce di queste considerazioni non sarà il PNRR il cavallo di Troia per i servizi pubblici?
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