O Nato o muerte?

 “Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile. L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo”.

Giorgia Meloni

Le parole hanno un peso e comportano alcune riflessioni. Ricordate quando i notabili di FdI si sono recati negli Usa per accreditare la Meloni? I risultati sono questi, una svolta atlantista non solo di FdI ma anche di quei settori della destra che nel passato erano stati critici verso la Nato accusandola di avere colonizzato il nostro paese.

Questa svolta non ci meraviglia come del resto la conversione al libero mercato, ai dettami di Maastricht , alle regole dell'austerità nel nome delle quali sono state votate leggi liberticide che hanno distrutto i diritti sociali.

Parole forti e chiare che stridono con altre dichiarazioni, ad esempio quando Meloni invocava la autonomia e la sovranità dell'Italia e la libertà di dissentire rispetto a politiche comunitarie e atlantiste che avessero messo in pericolo l'economia nazionale.

Parole dimenticate visto il sostegno attivo alla Nato e agli Usa e alla guerra in Ucraina che è tra le cause di quella crisi che , guarda caso, non solo investe l'Italia ma ne limita ogni sovranità

Il potere logora chi non lo possiede diceva Andreotti e in nome del potere si possono dimenticare anni di propaganda e dichiarazioni che risultano incompatibili con la presenza in un Governo filo atlantista e benedetto dagli Usa.


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