Elezioni a Pisa: una riflessione obbligata

 Quasi la metà dei pisani non si è recata alle urne, al primo turno per le elezioni del Sindaco e al Ballottaggio del 28 e 29 Maggio.

I risultati vedono il candidato del centro destra prevalere su quello di centro sinistra con una differenza di oltre 1800 voti, in percentuale il 52,3% e il 47,7%. Martinelli recupera quasi il 6% dei voti al secondo turno, a riflettere sui numeri non prende neanche tutti i voti a favore del candidato a sindaco Auletta che al primo turno aveva totalizzato il 6,7 % con quasi 2700 voti (1996  i voti della lista Una città in comune).



Se poi pensiamo all'apparentamento del centro con il candidato Martinelli i voti  della candidata Mariotti erano stati poco piu' di 500. Da queste considerazioni si evince che lo scarto tra i due candidati a sindaco si è ridotto ma per quanto Martinelli recuperi consensi il sindaco Conti guadagna tra il primo e il secondo turno oltre 1000 voti.

In sostanza e in estrema sintesi non solo la destra vince le elezioni ma il suo candidato a Sindaco tra il primo e il secondo turno ha aumentato i consensi nonostante i voti spostati verso Martinelli dal Centro e presumibilmente, ma non in termini assoluti, dagli elettori di Ciccio Auletta. E' anche ipotizzabile che una parte degli astenuti al secondo turno siano andati a votare mentre altri che avevano già espresso il proprio voto a candidati minori potrebbero avere disertato le urne.

La vittoria della destra diventa schiacciante non solo sul Litorale ma anche in quartieri come il Cep e Barbarecina, Porta a Lucca, Coltano (dove forse le opere di rigenerazione urbana proposte dalla Giunta passata per compensare la militarizzazione dei territori hanno avuto  una certa presa sulla popolazione) ma anche in aree di edilizia popolare come i quartieri di Gagno e S. Ermete dove al primo turno la Lega aveva riportato percentuali superiori a quelle di altri quartieri. Dal canto suo il candidato di centro sinistra vince in alcune aree del centro (ma non tutte a conferma del recupero di voti a destra nella ztl) e nel quartiere di Pisanova- Cisanello e in San Giusto.

Alla luce di queste considerazioni si capisce che la elezione di Conti arriva dall'area costiera dove il vantaggio rispetto al candidato Martinelli è cospicuo ma anche dalle aree popolari a conferma di quanto sia radicato il consenso a destra anche dentro i caseggiati popolari.

Spiegare questa situazione con l'elargizione dei bonus sociali non è sufficiente, dopo anni di abbandono dei quartieri popolari da parte del centro sinistra anche la pulizia delle aree verde e il rifacimento delle strade è stato motivo sufficiente per guadagnare consensi.

La vittoria di Conti è quindi netta e conferma la estraneità del centro sinistra rispetto a numerosi quartieri nei quali un tempo esisteva un radicamento sociale.

Siano sufficienti tali riflessioni per ragionare non solo sul voto ma sulle scelte dirimenti da intraprendere nei quartieri, dall'urbanistica al sociale, dal lavoro all'edilizia popolare, mancano proposte concrete e reali in grado di attirare consensi .



 


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