L'industria di guerra

 Civile e militare promuovono sinergie economiche e politiche per favorire il potenziamento dell'economia di guerra.



Il convegno sulla portaerei Cavour organizzato da Marina Militare e Confindustria sulle nuove vie dell'acqua merita attenzione perchè rappresenta un esempio eloquente di quella strategia economica e militare che vede accomunati Governo, settori economici e vertici militari.

Ricerca, innovazione, sviluppo di nuove tecnologie ma in che modo? Potenziando la produzione di armi presentando questi processi come motore per l'economia,  subordinare la ricerca universitaria a fini di guerra e  la Marina Militare diventa strumento per ampliare gli interessi economici italiani.

Un programma economico e militare bisognoso di crescenti sinergie tra militare e civili per raggiungere gli obiettivi fissati dalla Bussola europea, un autentico neo Keynesismo di guerra nel nome del quale sacrificare ogni altro investimento a favore della istruzione, della ricerca a fini non bellici.

Ma soprattutto un messaggio ideologico lanciato alle giovani generazioni nell'alveo della crescente militarizzazione delle scuole, dell'università e della società


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