Elezioni europee.....

 

di Tiziano Tussi

Elezioni europee: candidati disparati e insospettati. C’è anche una lista di impresentabili, stilata dalla Commissione antimafia del Parlamento. Ma ci sono anche candidati in linea con i partiti che li presentano. Vogliamo mettere l’accento su uno di loro, Giorgio Gori, ancora per poco, sindaco di Bergamo. Sappiamo che ogni partito tende a coprire le varie anime che lo compongono e quindi anche il Partito Democratico svolge tale ricamo. Gori può essere considerato come un moderato, ex renziano, molto attento agli equilibri della vita interna del partito e con voglia di emergere nonostante tutto. 

Questo tutto è stato ad esempio la sua colpevole considerazione minimale dell’epidemia di covid ai suoi inizi. La memoria va naturalmente alla partita Atalanta- Valencia, giocata a Milano, del 19 febbraio 2020 ed a suoi inviti, in quei giorni, di “non fermarsi” rivolti a Bergamo, di cui era ed è ancora sindaco. Poi rimangiati ma oramai la frittata era stata fatta: “Dopo quella partita il 35% dei giocatori del Valencia è risultato positivo, mentre nelle scorse ore anche il portiere dell’Atalanta ha avuto risultato positivo al tampone.” (passionelega.com, 25 marzo 2020). Il virus era già arrivato in Italia, dove la gente iniziava ad aver paura. Ma c'erano Nicola Zingaretti, Giorgio Gori e Beppe Sala su tutti a rassicurare organizzando cene e aperitivi. "Sono convinto che un virus non fermerà Bergamo, né oggi né in futuro, e noi che amiamo questa città dobbiamo ridarle presto coraggio e vivacità", scriveva il sindaco di Bergamo a febbraio mentre Zingaretti si faceva fotografare nel bel mezzo di un aperitivo. (il giornale.it, 30 dicembre 2020) “Le notizie sulla diffusione del virus e le prescrizioni che a partire da domenica hanno limitato tanti aspetti della nostra vita hanno generato un clima di preoccupazione che è andato molto aldilà del necessario. È come se il nostro spirito attivo e positivo fosse improvvisamente spento e intimidito. La città sembra sospesa. Io credo sia giusto seguire le indicazioni, ma al tempo stesso dobbiamo andare avanti con intelligenza e buon senso, senza allarmismi. 

Sono convinto che un virus non fermerà Bergamo, né oggi né in futuro, e noi che amiamo questa città dobbiamo ridarle presto coraggio e vivacità". "Con questo spirito stasera (ieri, n.d.r.) ho proposto a mia moglie Cristina di venire a cena da Mimmo (un classico per noi bergamaschi): per passare una bella sera insieme e dare un piccolo segnale: per dire a noi stessi, e per dire a tutti, Forza Bergamo!" “Come reagire al coronavirus? D'accordo con Beppe Sala: il primo segnale di reazione, positività e fiducia può venire dalla cultura. Senza abbandonare la prudenza. Riaprire i musei sarebbe un segnale importantissimo. (Il Giorno.it, 27 febbraio 2020) Qui Gori cita anche il fulmine di guerra di Sala, altro spettatore alla partita dell’Atalanta. 

Ma veniamo noi, oggi. Ecco che Gori viene preso da struggente amore per il primo ministro albanese, Edi Rama. E va a Busto Arsizio (Varese) per sentirlo all’Albanian pride del 26 di maggio u.s. Li Rama esalta il suo rapporto con la Meloni - lui in teoria socialista, Meloni pare proprio di no – e leggiamo: “Gori prende le distanze dalle dichiarazioni di diversi big del suo partito, che avevano criticato aspramente Rama per il patto sui migranti stretto con Meloni, arrivando a ventilare la sua espulsione dal Partito socialista europeo. “Su quell’accordo – spiega Gori – ho una posizione critica, lo trovo inutile e propagandistico, e peraltro come hanno testimoniato alcuni parlamentari del Pd che sono andati in Albania, come Enzo Amendola, il centro è ancora un cantiere. Però ho colto anche il punto con cui Rama si è posto istituzionalmente nei confronti di una richiesta del governo italiano”. 

Soprattutto, rimarca Gori, esponente di peso dell’ala riformista del Pd, “non ho condiviso la posizione di alcuni miei compagni di partito che addirittura proposero l’espulsione di Rama dal Pse, che invece è il luogo in cui si trova correttamente, per la sua storia e per quella della sua formazione politica”. Per Gori, “non c’erano gli estremi per una polemica di quel genere. Rama è un uomo di grande statura politica. 

E il Pd deve continuare a dialogarci. Dico di più: dobbiamo fare il possibile perché l’Albania entri a pieno titolo nell’Ue nei prossimi anni”. (repubblica.it, 27 maggio 2024) Poi lo avrebbe ricevuto a Mantova. Bene, dopo questa carrellata di idiozie politiche, e capendo tutte le motivazioni della sua candidatura, chiedo: ma era proprio necessario?

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