Il Governo fa lavorare i pensionati......
Abbiamo per età anagrafica dei dipendenti la Pa più anziana in assoluto dei paesi europei? Il Governo fa lavorare i pensionati
Una tendenza
clientelare che dimostra il disinvestimento in formazione e più in generale
nella Pubblica amministrazione
La
Magistratura dovrebbe inviare ben altri messaggi al legislatore anche in virtù
degli obiettivi del Pnrr che, fino a prova contraria, dovrebbero rappresentare
il faro guida per gli interventi in sede parlamentare. Assunzioni con il
contagocce, interventi per limitare la durata delle graduatorie concorsuali
aperte, regole ferree che limitano la spesa di personale e la stessa facoltà
assunzionale per gli Enti pubblici, nonostante questa situazione si torna a
parlare del conferimento di incarichi retribuiti ai pensionati della Pa. Deliberazioni
del Tar rinviano decreto legislativo 165\2001 fino all’ultimo parere della
Corte dei conti del Lazio, tutte indirizzate ad allargare le maglie delle
assunzioni per ex dipendenti attualmente in pensione.
L’ente
Pubblico non dovrebbe essere animato da regole alla stregua di una Gilda
Medievale, i passaggi di consegna e delle competenze dovrebbero essere parte
attiva delle politiche in materia di lavoro ma degli atti di indirizzo degli
Enti locali, eppure sembra quasi indispensabile ricorrere a pensionati per lo
svolgimento di attività e incarichi di supporto operativo e formazione che non
comportano funzioni direttive o di consulenza
Concedere
incarichi a titolo oneroso a pensionati è forse la strada percorribile per la
tutela della Pa? . La giurisprudenza nel passato è intervenuta per porre un
freno a queste assunzioni limitandosi ai casi previsti dalla legge ma resta
innegabile che gli incarichi autorizzabili restano fin troppi, non basta che il
pensionato sia privo di funzioni dirigenziali e direttive o di consulenza, non
pensiamo poi che il contenimento della spesa pubblica possa rappresentare un
ostacolo visto che questo limite è stato invocato in troppi casi per rallentare
il ricambio generazionale nella Pa e soprattutto assumere dipendenti ove sia
dimostrare un effettiva necessità.
Se una
Pubblica amministrazione ricorre a personale in pensione o negli ospedali intra
moenia, è palese il fallimento del settore pubblico e sembra quasi si voglia
spianare la strada al potenziamento del privato.
Quando poi si
parla di valorizzazione dei dipendenti pubblici dovremmo ricordare che
ricorrere a pensionati equivale ammettere che gli attuali organici non sono in
grado di svolgere innumerevoli funzioni.
E’ quindi
contraddittorio l’operato del Governo e della stessa Magistratura che
dovrebbero tutelare il rinnovamento e il ringiovanimento della Pa e del suo
personale evitando di assumere posizioni degne di una Gilda medievale
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