Contratto Funzioni locali: massima attenzione! La riforma dei profili professionali

 I contratti nazionali vengono siglati in tempi diversi, di solito quello delle Funzioni locali è tra gli ultimi. L'obiettivo del Governo Draghi ? Rivedere la parte normativa, farlo senza troppo clamore ma alla fine portare a casa risultati barattando qualche aumento (inferiore al costo della vita) con risultati tangibili come la riforma dei profili professionali.

Dal 1999 esiste una declaratoria dei profili professionali nata a suo tempo per esigere lo svolgimento di mansioni sempre più numerose.

I profili adottati a loro volta negli Enti locali sono fermi a più di 20 anni fa e nel frattempo innumerevoli servizi sono stati esternalizzati.

Sarà fatta una ricognizione reale delle competenze interne alle Funzioni locali verificando la corrispondenza tra profili e mansioni realmente svolte? E si andrà verso la reinternalizzazione di servizi oppure, come si prospetta, alla loro esternalizzazione?

Quali dovrebbero essere gli argomenti salienti della discussione contrattuale?

recupero del potere di acquisto (si parla di 100 euro medi lordi a 4 anni dalla scadenza del contratto nazionale!!!E una parte di questi soldi rinviati alla contrattazione decentrata che sappiamo preveda  per alcuni istituti contrattuali teorici aumenti che negli ultimi anni sono stati privi di copertura o accresciuti a decremento della produttività collettiva) e di quello contrattuale  per trattare sulla organizzazione del lavoro, finanziamento degli istituti contrattuali, cancellazione delle pagelline, aumento del buono pasto a 9 euro rimuovendo i blocchi dell'aumento sanciti da una legge nazionale. E poi tante altre questioni  dagli scatti automatici di carriera negati da decenni fino ai vari profili professionali esistenti, dalla Polizia Locale ai servizi educativi, dai tecnici agli amministrativi

L'Aran ha già consegnato ai tavoli sindacali un documento sulla riforma dei Profili Professionali che dovrebbe essere oggetto di pubblica discussione, cosa che non avverrà

L' assenso sindacale sui profili professionali è la merce di scambio richiesta per entrare nel vivo della discussione anche se innumerevoli punti resteranno fuori limitandosi a dare risposte ai quesiti sollevati dall'Ente 

Vediamo allora i principali contenuti di questa Bozza sui Profili

  • Nasce l'area quadri denominata "elevata professionalità", si promette, soldi permettendo, la cancellazione della fascia A che ormai riguarda ben pochi dipendenti
  • I nuovi assunti per i progetti del PNRR saranno inquadrati nella fascia delle elevate professionalità al pari delle Posizioni organizzative
  • La spesa di personale crescerà per le figure apicali mentre innumerevoli servizi saranno esternalizzati adducendo la motivazione della carenza di personale (il precariato nella Pa verrà così mascherato dal sistema degli appalti)
  • I nuovi profili professionali saranno alquanto generici e ben poco attinenti alle mansioni svolte (Area degli Operatori; • Area degli Operatori esperti; • Area degli Istruttori; • Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione)
  • Mistero buffo attorno alle progressioni  (come saranno finanziate? rinunciando a parte della produttività?) di carriera all'interno degli Enti per consentire al personale inquadramenti nei profili superiori dopo anni di esperienza acquisita e di processi  auto formativi. Non varranno solo le valutazioni acquisite (è impossibile di fatto fare ricorso alle pagelline perchè gli Enti non prevedono spazi reali per cambiare le votazioni) ma si guarderà alla  esperienza maturata nell’area di provenienza; al titolo di studio; alle competenze professionali quali, a titolo esemplificativo, le competenze acquisite attraverso percorsi formativi, le competenze certificate (es. competenze informatiche o linguistiche), le competenze acquisite nei contesti lavorativi, le abilitazioni professionali
  • Nel corso della vita lavorativa si parla genericamente di uno o piu' differenziali stipendiali, si va verso un limite massimo di progressioni orizzontali bloccando i nostri stipendi. Oggi da B1 si può arrivare a b/ ma domani probabilmente saremo fermati molti prima!!
  • Non vengono rimossi i tetti di spesa che contengono al massimo le progressioni orizzontali anzi verranno rafforzati
  • vengono costruiti meccanismi per scongiurare vertenze per l'attribuzione delle mansioni superiori che poi nella Pa non danno diritto, al contrario del privato, a inquadramenti superiori ma solo alla corresponsione di pochi soldi sempre che la Magistratura riconosca i diritti del lavoratore, o lavoratrice che sia
  • Amara consolazione per chi da sei anni non ha avuto scatti orizzontali, viene riconosciuto un punteggio assoluto che non si traduce in certezza della progressione sottoposta a ulteriori criteri selettivi
  • si rinvia alla contrattazione decentrata il compito di individuare ulteriori criteri creando enorme confusione da Ente ad Ente. E sempre a livello di Ente decideranno gli inquadramenti nell'area delle Elevate professionalità (e così facendo cosa resterà del contratto nazionale?) discriminando, a nostro avviso, i dipendenti più anziani
  • Sull'importo delle Posizioni organizzative non ci sono cifre giusto come se la quantificazione delle stesse non fosse un argomento dirimente
  • Si rafforzano gli incarichi ad interim invece di assumere personale
  • Si guarda essenzialmente alla area delle elevate professionalità a discapito di tutte le altre, giusto a confermare che la futura PA penserà alle figure apicali 


Se queste sono le premesse, come sarà possibile portare a casa dei risultati positivi per la totalità del personale delle Funzioni centrali?

Passa dalla tua parte: basta con i sindacati asserviti a Brunetta

CUB PUBBLICO IMPIEGO




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