San Giuliano la “città” che va estinguendosi con lo stemma rinnovato

 

San Giuliano la “città” che va estinguendosi con lo stemma rinnovato


 Perplessità nella cittadinanza sull’impiego di risorse pubbliche per il cambio dello stemma mentre il centro storico è agonizzante e degli storici in merito alla veridicità storica della nuova torre che andrà a sostituire quella “al monte a San Giuliano”.

Fa piacere sapere che, forse con un paterno intento caritatevole, di incoraggiamento, sia stato concesso il titolo onorifico di città ad un Comune il cui capoluogo si sta lentamente estinguendo con la progressiva perdita di attività commerciali (foto 1), privo di musei e di monumenti fruibili da parte del turismo internazionale. Anche la stazione ferroviaria, una delle più antiche d'Italia abbandonata a sé stessa; una delle più belle ville toscane del Settecento che meriterebbe un'inchiesta per appurare dove siano scomparse statue e preziosi arredi architettonici delle sue sale e dei monumenti del suo parco che oggi sono abbandonati e in stato di crollo. Abbandonati e devastati i siti archeologici del monte Castellare e del celebre castello di Asciano, cantato in meravigliosi versi da Giosuè Carducci.

Troviamo sul territorio strutture ricettive di tutto rispetto, come l'ex hotel Granduca, che purtroppo però sta diventando un rudere.

In occasione del conferimento del titolo onorifico di città si è avviato un processo di rinnovamento dello stemma del Comune.  In merito a quanto trapelato, sembra che si voglia sostituire una torre a pianta circolare a danno di quella in essere nello stemma ottocentesco, torre che si presenta a pianta quadrata (foto 2). Si parla di importanti ricerche storiche che sarebbero alla base di questa modifica. Sospettiamo che, in realtà, si sia arrivati a pensare che la torre della stemma debba essere il torrione di San Davino, oggi scomparso e in origine ubicato sulle pendici occidentali del monte Castellare, poco al di sopra dell'abitato di San Giuliano  Le origini e  la funzione  di questa struttura, segnalata nelle carte del Settecento, sono  incerte;  potrebbe essere stato anche un mausoleo romano, collocato sulla via tra Pisa e Lucca che nel Medioevo si decise di intitolare a San Davino, santo pellegrino di origine armena, morto a Lucca nel 1050, molto venerato dai Lucchesi. La torre dello stemma è, invece, una delle più importanti torri del sistema di segnalazione della Repubblica pisana: la "torre al Monte a San Giuliano", distrutta dai lucchesi alla fine del Trecento. Il suo funzionamento è ben illustrato nelle cronache di Giovanni Sercambi. Il Sercambi ce la descrive anche graficamente in alcune delle quattrocento "vignette" che illustrano il suo manoscritto; lo stesso Sercambi ci descrive i drammatici momenti dell'attacco lucchese alla torre e la sua distruzione.

Nel momento in cui veniva istituito il Comune di San Giuliano nel 1776 si era deciso di far risorgere nello stemma questa illustre torre unitamente a quel ponte sull'Ozzeri che si trovava alle pendici del Castellare e che permetteva a imperatori, mercanti e cavalieri scesi dal Monte di proseguire verso Pisa.

 

Professor Giovanni Ranieri Fascetti

 

 

 

 

Foto 1: piazza Italia a San Giuliano uno spazio desolato circondato di saracinesche chiuse

 

Centro di San Giuliano Terme: Piazza Shelley

 

 

 

Foto 2: lo stemma storico di San Giuliano Terme

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