Colletta sindacati e confindustria?. Non in nostro nome

Donare un’ora di lavoro per la ricostruzione delle aree devastate dal terremoto?
La nostra risposta sarebbe positiva se fossimo sicuro che questi soldi saranno destinati ad opere decise con la popolazione colpita dal sisma, se invece si tratta di fondi a uso e consumo della propaganda Governativa rispondiamo di no

La generosità dei lavoratori è stata strumentalizzata ad altri fini, basti ricordare le sottoscrizioni in occasioni di altri eventi drammatici

Se poi sindacati cgil cisl uil e confindustria decidono una iniziativa unitaria, cosa dovremmo aspettarci?
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, «di fronte alla drammaticità del sisma che ha colpito le popolazioni del Centro Italia» ieri hanno siglato un accordo  per attivare un «Fondo di intervento a favore delle popolazioni del Centro Italia» nel quale confluiranno contributi volontari da parte dei lavoratori di tutto il territorio nazionale, pari a un’ora di lavoro e un contributo equivalente, per ogni lavoratore, da parte delle imprese.

Avete capito bene? La generosità dei padroni è senza limiti tanto a pagare sono i lavoratori con la devoluzione di una ora lavorativa a un fondo cogestito da Confindustria e sindacati, da qui al 31 Gennaio 2017
Noi pensiamo che la solidarietà attiva sia determinante ma far fare bella figura agli industriali con i soldi dei lavoratori e delle lavoratrici ci pare inaccettabile visto che nessun euro verrà distolto dai colossali profitti accumulati da Banche e industriali

Non è la prima volta che un accordo del genere viene fatto, già 20 anni fa con il terremoto in Umbria e poi con l'Aquila senza dimenticare le alluvioni

Una alternativa esiste, quella di raccogliere soldi senza la mediazione e il patrocinio di Confindustria e costringere le istituzioni locali e il Governo a destinare questi fondi a opere di pubblica utilità e alla messa in sicurezza di aree a rischio, ma per fare cio' occorrerebbe anteporre alla solidarietà di facciata una iniziativa concreta e conflittuale rispetto a chi, come il Governo e gli enti locali, da anni hanno dimenticato la manutenzione dei territori

Commenti