Decreto enti locali: nulla da festeggiare

"Il superamento di vincoli sulle spese del personale e sul settore scolastico-educativo, una conquista frutto di anni di mobilitazione, insieme ad alcuni aspetti critici che riguardano le province e le città metropolitane".
E' questo il giudizio di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl sul decreto Enti locali


Ma si sono fatti veramente dei passi in avanti come sentenziato dalla triplice?

A guardare quanto succede in numerosi enti locali sembrerebbe di no, i piani occupazionali e i documenti di programmazione non tengono conto di queste aperture, si va verso la esternalizzazione dei servizi educativi e l'ampliamento delle convenzioni con il privato sociale e le strutture in convenzione

Questo decreto legge di fatto non ha inciso sulla volontà esternalizzatrice della stragrande maggioranza degli enti locali, tanto ottimismo non appare quindi giustificabile

Da ricordare che tra i nodi irrisolti c'è quello della stabilizzazione dei precari, solo per le province e le città metropolitane parliamo di alcune migliaia .
Non ci sono segnali incoraggianti per gli enti che hanno sforato i patti di stabilità, nessuna sanatoria per scongiurare decurtazioni economica con una rivalsa sul salario accessorio, nessuna limitazione allo strapotere della Magistratura contabile con continue incursioni sui contratti decentrati

  Per far passare questa legge il Governo ha posto la fiducia, un testo blindato impedendo ogni serio dibattito parlamentare e anche eventuali emendamenti migliorativi, non  a caso il nodo saliente dei precari è rimasto insoluto

Restano poi inalterati tutti i vincoli alla contrattazione e alle assunzioni, insomma chi ha riposto fiducia in questo decreto dovrà presto ricredersi e la possibilità di assumere nei servizi educativi viene disattesa in gran parte degli enti interessati che procedono con la esternalizzazione dei servizi

A cio' aggiungiamo la assoluta incertezza sui tempi e sull'importo del rinnovo contrattuale, tutto rinviato ad autunno non senza quella dose di ipocrisia che accompagna le dichiarazioni del Presidente del Consiglio che ritiene una vergogna l'assenza del contratto per il pubblico impiego come se il suo governo non fosse responsabile di questa situazione

Nel frattempo, in piena estate, gli ospedali sono sotto assedio tra file interminabili al pronto soccorso e carenze di organico che determinano la alienazione di quel diritto alla salute ancora, per poco, previsto dalla Costituzione

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