In consiglio dei ministri la controriforma della pubblica amministrazione

Dopo un serrato confronto all’interno del Governo e dell’alta burocrazia ministeriale, prende una forma definita il nuovo pacchetto di decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione

Apre con questa frase il corsivo di oggi su Il sole 24 ore dedicato ad uno dei decreti Madia che oggi sarà approvato in Consiglio dei Ministri
Siamo già intervenuti sull'argomento evidenziando come gli incarichi a tempo  rappresentino non un segnale di svolyta ma di involuzione per legare i dirigenti alla politica privandoli di quella autonomia organizzativa e decisionale che almeno teoricamente possedevano fino ad oggi

Un dirigente a tempo per essere confermato sarà disposto ad accettare compromessi e subirà pressioni di vario genere, insomma l'esatto contrario di quanto gli spot governativi vanno asserendo in  nome della meritocrazia, dell'indipendenza e della efficienza

Non sappiamo ancora quando sarà approvato definitivamente il pacchetto, se prima o dopo Fererragosto ma .siano assai preoccupati dei criteri con cui le varie amministrazioni sceglieranno i dirigenti all'interno di quella riforma già tracciata (divisione dei dirigenti tra Stato, regioni ed enti locali)  con  incarichi quadriennali, rinnovabili una tantum.

 In futuro i dirigenti  senza incarico avranno solo lo stipendio base, tra il 30 e il 50% della busta paga complessiva

Tutti da scoprire i sistemi di valutazione, di certo i dirigenti valutati (dalla politica?!) negativamente avranno decurtazioni stipendiali considerevoli.

Chi conosce le dinamiche della pubblica amministrazione si immagina che un contenzioso con il sindaco e qualche assessore si tramuterà in una cattiva valutazione e di conseguenza la decurtazione stipendiale e lo spettro di trovarsi senza incarico

Da settimane, infine, girano innumerevoli testi sulla riforma (si fa per dire) delle Camere di commercio, ad oggi si sa che vogliono ridurne il numero del 40%  passando a 60 enti
A sua volta, quando il testo sarà definitivo, Unioncamere avrà sei mesi di tempo per predisporre un piano di razionalizzazione del personale che dovrebbe tradursi nella perdita di almeno il 15\20% dei posti in organico

Ancora una volta in estate si consumano le peggiori controriforme, chi continua a pensare che tutto si fermi in agosto avrà motivo per ricredersi

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